La realtà è che anche quest'estate rischia di rappresentare una nuova ripartenza, un nuovo anno zero (se pur con l'Europa in tasca e, almeno ad oggi, un allenatore affidabile in panchina) dal punti di vista della rosa: il via-vai nel gruppo viola sarà vasto, tra chi è arrivato in prestito, chi se ne andrà per scadenza contrattuale vicina e chi rischia di non essere riscattato. I riferimenti sono chiari: tra Dragowski, Odriozola, Milenkovic e Torreira (oltre a Vlahovic, che ha lasciato a gennaio) la Fiorentina rischia di perdere quattro titolari (oltre al polacco). In più ci sono situazioni in bilico, da Callejon a Saponara passando da Quarta e Sottil.

Il senno di poi parla chiaro: l'estate scorsa si decise di mettere delle toppe, entrambe a costo zero (salvo parte degli ingaggi) e non a programmare. D'altronde era fine agosto e fin lì forse si era pensato addirittura di fare con quello che c'era. Non propriamente una strategie d'assalto e di grande ambizione: invece negli ultimi giorni ecco Odriozola e Torreira, giocatori dai costi importanti e su cui probabilmente si sapeva già di non voler investire. La strategia delle toppe però non ha vita lunga e di sicuro non contribuisce a creare il gruppo, lo zoccolo duro su cui si fondano i cicli delle varie squadre.


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