Ok, su Ibrahimovic è difficile dividersi: il suo ingaggio farebbe sognare ancora qualunque (forse Juve esclusa) squadra italiana, a prescindere da età, impatto sul resto dello spogliatoio e quant'altro. A maggior ragione realtà come il Bologna o anche una Fiorentina ambiziosa, ma ancora in fase di costruzione. Potremmo considerare però anche, facendo gli avvocati del Diavolo, i contro di un'operazione che richiederebbe intanto uno sforzo imponente dal punto di vista dell'ingaggio: lo svedese chiederebbe circa un milione al mese, di fatto 6 per un contratto fino a giugno, con un po' di "sconto" se l'accordo diventasse di 18 mesi (in tal caso "si accontenterebbe di 12 milioni in totale"). Detto che da Bologna della possibilità non ne fanno certo un mistero ("Ibrahimovic e il mister come già detto hanno un rapporto personale molto forte, si sono sentiti. Lui ha manifestato un’apertura all’idea di venire a Bologna" ha detto il ds Bigon a Sky), a Firenze un'operazione simile andrebbe in contrasto con tutto quanto fatto in estate, dopo appena quattro mesi. Vorrebbe dire stop alla fiducia per Vlahovic e abbassamento considerevole dello spazio da offrire a Pedro. Poi certo, se si volesse sorvolare su tutto e puntare tutto sul presente Ibra rappresenterebbe forse la miglior soluzione possibile per un mercato di gennaio sempre molto insidioso: dovrà essere eventualmente un'operazione molto ben ponderata, ad oggi non troppo in linea con quanto viene annunciato pubblicamente.


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