Mattinata intensa in casa Salernitana con il botta e risposta a distanza tra il presidente dei granata  Danilo Iervolino e il suo ex direttore sportivo Walter Sabatini. Il numero uno del club campano ha spiegato così alla Gazzetta dello Sport i motivi della rottura con il noto DS:

"Volevamo corrispondere a Lassana Coulibaly un aumento di stipendio di 200.000 euro, ma per completare l’operazione avremmo dovuto versare un milione al suo agente: un impegno che aveva preso Sabatini, magari per evitare che lo stesso agente si mostrasse sensibile ad altre offerte. Io non mi piegherò mai a questo sistema: se un giocatore riceve una buona offerta da un altro club è libero di andare. Sabatini invece mi ha detto che con certe logiche convive da tempo. E nella chat che condividiamo con l’ad della Salernitana e con la responsabile delle pubbliche relazioni ha scritto che, vista la mia posizione in merito alle commissioni, riteneva di non essere l’uomo giusto per la Salernitana. Adesso leggo che si sente da Champions League, vedremo dove andrà: non sa nemmeno far funzionare un computer o mandare una mail. Però sono umanamente dispiaciuto per come è finita: Sabatini l’ho portato io a Salerno, non l’avevo trovato qui. E non l’avrei lasciato andare. Ma sono successe cose che ritengo gravi. Io voglio un altro tipo di calcio"

Quello delle commissioni ai procuratori è un tema molto noto in casa Fiorentina, in nel recente passato ha fatto molto discutere. E, a quanto pare, continua a mietere vittime nel calcio italiano.


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