TERRACCIANO: 6 Il suo, come spesso accade, lo fa. Non c’è bisogno del miracolo, per altro impossibile sulla rete di Ceesay. Attento anche in un paio di circostanze con i piedi fuori area, poi il Lecce cala e non arrivano pericoli.

DODO: 5 Che fatica contro Banda! Una sofferenza quasi drammatica considerato lo spessore e il pedigree dei due ma il brasiliano sembra tutto fuorché al top della condizione. Rispetto a inizio stagione non lo si vede mai però dalle parti dell’area avversaria e in più si fa soffiare la palla da cui nasce il gol di Ceesay.

QUARTA: 6 Bada poco all’estetica e se non altro sembra uno dei pochi ad aver interpretato la necessità di cambiare volto. Pochi fronzoli e diversi palloni lunghi: su una delle rare proiezioni offensive sfiora anche la rete con un gran tiro. Ad oggi più affidabile di Igor.

IGOR: 4,5 Serata disastrosa, purtroppo non la prima in questa stagione. Si perde più o meno chiunque passi dalle sue parti: Ceesay in occasione del gol, Strefezza nel secondo tempo, tanto da indurre Italiano a cambiarlo anzitempo. 59’ Milenkovic: 6 Ha la fortuna di entrare in una fase dove il Lecce è in netto calo, mette un paio di pezze andando poco per il fino e partecipa quasi più in area avversaria sui corner. Perché non abbia giocato dall’inizio resta un mistero.

BIRAGHI: 5,5 Una sofferenza immane su Strefezza, almeno per un tempo. Torna in una sorta di comfort zone quando la Fiorentina decide di scendere in campo. Batte anche oggi una bella lista di corner (inutili) ma è più pericoloso su punizione dal limite.

MANDRAGORA: 4,5 Dovrebbe dirigere ma di fatto subisce il ritmo forsennato del Lecce, condizionandosi subito con un giallo. Non è proprio il regista che servirebbe alla Fiorentina, forse non è proprio un regista ma scoprirlo a metà ottobre non è proprio il massimo della vita. 59’ Duncan: 5,5 Non un ingresso propriamente memorabile, sbaglia un paio di tocchi di misura e in generale si vede poco.

BARAK: 5 Degno membro del centrocampo degli invisibili di certo non il giocatore incisivo di Verona. Nella prima frazione ha un pallone buono in area ma lo stoppa troppo lentamente, nella ripresa neanche quello. Piuttosto estraneo ciò che dovrebbe fare per rendersi utile.

BONAVENTURA: 5 Fatica contro il pressing del Lecce, fatica a trovare qualche spunto. Fatica, fatica, fatica. E dire che giovedì si era anche riposato contro gli Hearts. Il dramma è che ad oggi rischia di essere comunque imprescindibile.

GONZALEZ: 5 La cosa paradossale è che da stasera viene fuori un Gonzalez e non è quello della Fiorentina, bensì quello del Lecce, autore dell’assist per l’1-0. Non si sa come stia davvero e questa è un’attenuante ma dal giocatore elettrico dell’anno scorso neanche la traccia. Lo rivedremo ai suoi livelli prima del Mondiale?

JOVIC: S.V. Veramente incredibile la sorte con lui. 6’ Cabral: 6 Non si può dire che il suo impatto sia negativo perché in fin dei conti serve l’assist per il pari di Kouame. Sfortunato perché tra fuorigioco di Bonaventura e cross oltre il fondo di Barak avrebbe segnato anche due reti. Troppo poco invece l’apporto a livello di partecipazione alla manovra.

KOUAME: 7 Quando corre in ripiegamento a bloccare due contropiedi velenosissimi fa quasi tenerezza perché sembra un alieno rispetto alla verve dei compagni. Davvero un gradino sopra a tutti gli altri, con il gran pregio di pescare la zuccata vincente che poteva far presagire a una rimonta, poi rimasta lì nel limbo. 83’ Ikoné: 6 Rispetto a tante altre occasioni, entra pronto e dà elettricità. Poteva giocare di più? Certo, ‘oh azzeccala’ la serata giusta di Ikoné…

ITALIANO: 5 La Fiorentina si presenta in campo con un approccio francamente inaccettabile, non tanto per una squadra che deve reagire ma per una qualsiasi squadra di uno sport professionistico. In balìa per tutto il primo tempo, poi il minimo sindacale che serve a pareggiare ed una scelta su Milenkovic, dentro al 59’, che lascia un po’ attoniti. Al netto delle magagne della rosa, l’impressione è che al suo gruppo manchi proprio qualcosa a livello mentale.

 

 

 

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