TERRACCIANO: 6 Un amuleto vero e proprio per la Fiorentina, ormai la tranquillità che trasmette non è più una novità e l’Udinese poco fa per impensierirlo. Un clean sheet e una serata col sorriso, finalmente.

CACERES: 6,5 Terzino adattato, all’inizio prova anche salire ma con poca confidenza. Soffre ad inizio ripresa contro Forestieri ma poi gli prende le misure, con le buone e con le cattive. 106’ Montiel: 8 Grazie Tofol, grazie per aver fatto ritrovare il gol alla Fiorentina dopo quasi 500 minuti e grazie per averci evitato i calci di rigore. Ora per lui si possono aprire prospettive di minutaggio inattese.

PEZZELLA: 6 Il capitano viola continua a mettere minuti nelle gambe e per sua fortuna può farlo contro un’Udinese che si avvicina di rado alla porta viola. La coppia con Milenkovic però dà prova di affidabilità. 66’ Igor: 6,5 Un bell’impatto per il brasiliano, di fisico ma anche di tecnica quando scucchiaia un bel lob per Vlahovic in area. Su di lui rimbalzano un po’ tutti, per Prandelli può rappresentare una risorsa nuova.

MILENKOVIC: 6,5 Va anche lui di fisico e di cattiveria ma sfiora anche il gol di testa, in un blitz offensivo. Sempre attento e mai in sofferenza contro la velocità di Lasagna e De Paul.

BIRAGHI: 5,5 Molto nervoso, spesso impreciso come quando passa a Musso una punizione dal limite al 90’. Con Molina si annullano un po’ per tutta la partita e il duello non migliora quando prova qualche cross, preda più del portiere friulano che dei compagni.

AMRABAT: 6,5 La crescita alla distanza è piuttosto evidente e tra ripresa e supplementari prende decisamente in mano le redini della mediana viola. Nel primo tempo spreca un contropiede con un ‘tiraccio’ da fuori area. Poi alza i giri del motore e regala intensità alla Fiorentina, si avvicina un po’ di più a quello di Verona.

PULGAR: 5,5 Più utile in ripiegamento che in costruzione e in più si becca un’ammonizione da diffidato, che gli farà saltare i quarti di finale. Poco illuminato però quando c’è da ripartire e rilanciare, con molti passaggi che finiscono nel vuoto.

BORJA VALERO: 6 Pur nella sua mattonella o al suo ritmo rappresenta quasi una goccia d’acqua nel deserto per l’improvvisata manovra viola. Lo spagnolo in realtà si muove anche molto, facendo sia il trequartista che la mezzala. E spesso dà anche una mano in ripiego. 80’ Lirola: 6 Qualche sprint, un paio di timidi cross ma il suo problema è proprio questo: si ricorda più la timidezza che la giocata.

CASTROVILLI: 5,5 Sparisce per lunghi tratti della partita, per poi riapparire con qualche sgroppata, anche perché il suo ruolo non è ben chiaro. Forse più a suo agio da mezzala, con più campo davanti e alla fine un po’ in affanno.

KOUAME: 5 Sul taccuino una giocata va annotata in effetti, quando si libera a centrocampo e avvia una ripartenza in velocità, un qualcosa di inedito per la Fiorentina. Poi si dimentica subito tutto e torna ai suoi classici stop lunghi e appoggi imprecisi. 60’ Eysseric: 5,5 In un calcio lento come quello della Fiorentina la sua figura la fa, almeno inizialmente. Quando c’è da velocizzare un minimo però non è propriamente lui l’uomo da cui andare.

VLAHOVIC: 5 Questo ragazzo deve come minimo ritrovare il contatto con la realtà, nel primo tempo si calcia il pallone sull’altro piede, poi spreca un gol clamoroso. Nella ripresa si incaponisce in tanti dribbling e azioni individuali, alla ricerca della scintilla che lo faccia uscire dal tunnel ma nel tunnel ci resta. 90’ Cutrone: 6,5 Si vede poco, se non pochissimo ma l’enorme merito di fare una giocata normale, l’appoggio a Montiel che vale lo 0-1 definitivo. In questo momento anche il normale vale oro.

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