Sono in molti ad invocare l'esonero di Giuseppe Iachini dopo lo sciagurato pareggio contro lo Spezia. E c'è addirittura chi già pregusta l'arrivo di Maurizio Sarri sulla panchina della Fiorentina. Pie illusioni, almeno per il momento.

"Questo esonero non s'ha da fare" avrebbe scritto il Manzoni se solo fosse nato in questo periodo e se solo avesse deciso di scrivere un romanzo sulla Fiorentina. Ma sul "né ora, né mai" che seguono, ovviamente, non c'è da giurarci. Iachini è un allenatore di una squadra di Serie A ed è, come tale, perennemente sotto esame. Gioco e prestazioni nelle prossime partite influiranno sul suo destino.

Il fatto grottesco che però caratterizza questa vicenda è semmai un altro. Commisso dice che era giusto tenere Iachini per quello che aveva fatto nella seconda parte della scorsa stagione. In molti però avevano visto dietro a questa storia, la poca voglia da parte del numero uno viola di mettere un terzo allenatore sul suo libro paga. Ebbene, se questa era veramente la sua intenzione...beh, potrebbe essere destinata a rimanere un puro e semplice desiderio. Nessuno auspica che la Fiorentina vada male e nessuno vorrebbe vedere Iachini licenziato, perché vorrebbe dire che la squadra non sta rendendo bene in campionato. Ma se l'andazzo resterà questo, ecco che il buon Giuseppe potrebbe non avere un futuro molto roseo davanti a sé. Il che vorrebbe dire, giustappunto, dover chiamare una terza guida tecnica in meno di un anno e mezzo.

Poi ci sarebbe da discutere delle colpe dello stesso Commisso, di Pradè, dei giocatori e di altri ancora. Ma ormai lo conoscete il mondo del calcio italiano: per tutti e per primo paga l'allenatore. Talvolta a torto e talvolta a ragione. Bisognerebbe capire se in questo caso la bilancia penda più verso la parte del torto o della ragione, anche se un'idea, noi ce l'abbiamo.


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