Un anno, poco più, per smentire quasi tutte le scelte fatte nel corso del mercato estivo del 2019: di quella campagna acquisti di fatto, i soli Caceres e Ribery (in attesa del recupero di Pulgar) sono tra i titolari viola. Tutti gli altri se sono andati o sono "scomparsi": da Boateng a Badelj, da Ghezzal a Dalbert fino a Pedro e Lirola. E poi il mercato di gennaio, che ha aggiunto Duncan e Igor: 22 milioni per 98 minuti (in due) nelle prime tre uscite, che diventano 34 ma senza aumento di minutaggio contando anche il terzino spagnolo. E se con Agudelo e Cutrone la Fiorentina potrebbe anche cavarsela scansando riscatti da 12 e 18 milioni, su Amrabat i 20 sono già stati inviati al Verona. Un investimento inspiegabile se poi l'intento è quello di snaturarlo tatticamente, vanificando così l'acquisto più costoso di tutti. Tutte incongruenze quindi, a coronamento di un anno dove la Fiorentina ha speso tanto ma, forse, anche male.


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