Un tatuaggio d'amore


Iniziamo con una premessa: non abbiamo assolutamente nulla contro Boateng e la sua scelta di prendere la maglia numero 10. Anche perchè nel recente passato purtroppo, quella gloriosa maglia viola l'hanno vestita calciatori ben peggiori del Boa. Ma se sul Web stanno iniziando a circolare fotomontaggi di Castrovilli con la maglia viola numero 10, non può essere un caso. Così come il nickname con cui il centrocampista pugliese ha deciso di inscriversi ad Instagram: ElCastro10. Con il nome (e il numero) dell'utente che non è mai stato cambiato da Castrovilli. Ma che all'attuale numero 8 gigliato piaccia quella maglia non è certo un segreto. Del resto lo stesso centrocampista viola in un'intervista al canale ufficiale della Nazionale Italiana dichiarò che il primo tatuaggio è stato rappresentato da una raffigurazione di se stesso ed il proprio migliore amico, rispettivamente con la maglia numero 10 e la maglia numero 9. E anche questo, non può essere un caso.


"Più gioca e..."


Dopo un girone d'andata in cui Castrovilli ha stupito per continuità di rendimento, gol importanti e dribbling a ritmo di danza, nella prima partita del girone di ritorno a Napoli, il centrocampista classe '97 ha messo in mostra altri colpi del proprio ampio repertorio. La scucchiaiata per Chiesa, messa in atto a grande velocità è una giocata da fuoriclasse. Così come il lancio per Benassi che poi ha portato al gol del vantaggio di Federico Chiesa. "Devo migliorare in fase realizzativa e nell'ultimo passaggio", dichiarò Castrovilli durante l'ultima conferenza stampa in cui la Fiorentina annunciava il rinnovo del suo gioiello. E passo dopo passo, il centrocampista di Minervino Murge sta imparando anche a mandare in porta i propri compagni. Perchè per dirla alla Roberto Mancini, "Castrovilli più gioca e più migliora".

Un trono senza Re


Da De Sisti a Rui Costa, passando per Baggio e Antognoni. La maglia numero 10 della Fiorentina è indubbiamente ricca di storia e tradizione. Una maglia madida di lanci di 50 metri, dribbling iberici e gol da fantascienza. Una maglia che merita un legittimo proprietario in grado di "rispettare" la storia. Un padrone in grado di essere spregiudicato, ma non troppo. Quel tanto che basta per potersi prendere la responsabilità di iscriversi ad un albo di tutto rispetto. E fino ad ora, Gaetano Castrovilli da Minervino, ha dimostrato di avere tutte le carte in regola. Molto probabilmente, l'ultimo nome della lista è Adrian Mutu (con un Alberto Aquilani che si è comunque fatto valere), per una Curva intera, ancora "Il Fenomeno". E dalla Disney, prendiamo in prestito (senza diritto di riscatto) una frase: "Il periodo di reggenza di un Re, nasce e tramonta come il sole". Ebbene, per nove lunghi anni, quel trono viola è ancora "vuoto"...

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