Non c'è dubbio: chi dopo la cessione di Vlahovic a gennaio e il maxi incasso da 80 milioni, si aspettava una manovra tutta di rincorsa per costruire, per azzannare il mercato, per andare su nomi importanti sarà rimasto deluso. L'approccio della Fiorentina alla nuova stagione è tutto fuorché battagliero e aggressivo ma più legato ad una sorta di inedia, di faticosa attesa degli eventi, quasi dovessero dipendere da altri. E il cambio di strategia netto, documentato dal Corriere Fiorentino, da parte di Rocco Commisso: dai proclami e anche gli investimenti sul mercato della prima estate alla ricerca sfrenata di prestiti e parametri zero. Il che oltre ad una strategia pare piuttosto... il gioco dell'oca, perché così facendo si rimette in discussione tutto tra una stagione e l'altra e non si costruisce niente. Una sensazione che serpeggia sempre di più in città, quella della precarietà in cui la società del patron di Mediacom sembra sempre più sprofondare.

 

 


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