La partita di cui parliamo oggi non è certamente passata alla storia per le gesta dei giocatori in campo. Piuttosto, per una scena che ancora oggi fatica a trovare casi analoghi. La Fiorentina, appena sei punti sul terz'ultimo posto, riceve al Franchi un Novara virtualmente retrocesso. Inutile dire che per i viola è doveroso vincere, per scacciare definitivamente l'incubo della Serie B. E invece in mezz'ora si ritrovano sotto di due reti, quelle firmate da Jeda e Rigoni. Delio Rossi, allenatore che a novembre aveva sostituito Mihajlovic, decide di correre ai ripari. Dentro Oliveira, fuori Ljajic. E il serbo non la prende bene. Prima l'applauso ironico, poi il pollice alzato come a dire "bravo, complimenti" e infine qualche parola di troppo. Delio Rossi si gira, cieco di rabbia, e si scaglia contro il suo giocatore dando vita a una scazzottata inverosimile che finisce per consumarsi dentro la panchina, con Ljajic schiacciato dal proprio allenatore. Alcuni giocatori tentano di dividerli, altri assistono sbalorditi. Alla fine la partita riprende e la Fiorentina nel secondo tempo riesce a pareggiare con una doppietta di Montolivo (capitano e già sicuro partente). Un pareggio che retrocede matematicamente il Novara e che rimanda la tranquillità della Fiorentina, che troverà modo di salvarsi una volta per tutte la giornata successiva vincendo a Lecce. In seguito a quella fatidica partita, comunque, Delio Rossi viene esonerato e sostituito per le ultime partite da Vincenzo Guerini. Ma il dissidio (per usare un eufemismo) con Ljajic fu l'immagine simbolo di una delle peggiori stagioni della gestione Della Valle. E ancora oggi, purtroppo, un momento indimenticabile indimenticabile.


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