Uno scenario inimmaginabile a inizio stagione: la Fiorentina in piena lotta retrocessione ma soprattutto la Fiorentina avvolta dagli stessi problemi della scorsa stagione, nonostante calciatori diversi e monte ingaggi quasi raddoppiato. L'entusiasmo della nuova proprietà, le prospettive rosee a livello strutturale e tecnico e un inizio di stagione comunque positivo, se pur al cospetto di tutte le più forti. Un trend disastroso che ha riportato i fantasmi della salvezza stentata dello scorso maggio, in cui però c'era una proprietà uscente, un rapporto rotto col tifo e un caos clamoroso dentro e fuori dalla squadra dopo l'esonero di Pioli. Colpe innegabili di Pradè e poi di Montella ma la realtà è anche che il gruppo viola è malato, vittima di una totale assenza di carattere e forza di reazione, o quantomeno di quel minimo indispensabile di cui ognuno dovrebbe essere dotato singolarmente, aldilà delle motivazioni trasmesse dall'allenatore. Anche la squadra in sostanza, al netto delle rispettive caratteristiche tecniche, è responsabile e come tale va messa sul banco degli imputati. Manca personalità, mancano temperamento e carattere: tutti elementi che la Fiorentina dovrà procacciare sul mercato, insieme ai riempitivi tecnici che mancano.


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