Solo ieri sera Francesco Casini si era detto tranquillo per il ricorso al Tar di Italia Nostra, volto ad ostacolare la realizzazione del nuovo centro sportivo della Fiorentina. Tuttavia il primo cittadino di Bagno a Ripoli potrebbe aver parlato troppo presto. Se il ricorso di Italia Nostra non sembra poter davvero fermare i lavori, ce n'è un altro che invece potrebbe complicare sul serio i piani di Commisso.

Stiamo parlando di quello presentato proprio in queste ore dalla AIPLR, Associazione Italiana che si occupa di preservare la vita dei Pesci Lacustri Rari. Il ricorso verte sul fatto che la costruzione del Centro Sportivo provocherebbe l'immissione di una quantità di sostanze inquinanti che andrebbero ad espandersi nei dintorni, raggiungendo anche il vicino laghetto di Albereta. Quest'ultimo, benché non particolarmente rinomato, è in realtà uno dei pochi laghi italiani dove vivono diversi esemplari di Alborella, un pesce lacustre molto raro e in via d'estinzione.

L'impressione è che, trattandosi di una specie a rischio, il ricorso presentato da AIPLR abbia tutte le carte in regola per essere accolto. Stavolta, e ci sentiamo di dire incredibilmente, le ruspe che avevano appena cominciato a muoversi potrebbero fermarsi davvero. Forse per sempre.

"Ci sembra incredibile che nessuno abbia preso in considerazione questo aspetto prima di dare il via libera ad un'opera del genere - commenta il presidente dell'AIPLR, Francesco Giuseppe Scelletti - ma noi siamo intenzionati ad andare in fondo con questa vicenda". E adesso? Alla Fiorentina regna un "silenzio vigile" sulla faccenda. Ci saranno sviluppi nelle prossime ore?


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