Nel corso della serata di lunedì è uscita una notizia battuta da un'agenzia nella quale si parlava di otto club contrari alla ripresa del campionato. All'interno si parlava anche di "rischio incalcolabile" nell'eventualità che il movimento calcistico fosse andato verso questa direzione. E tra le otto società a favore del no era stata indicata, a sorpresa, anche la Fiorentina.

A sorpresa perché la linea del club viola era sempre stata chiara fin dall'inizio e comunque Commisso aveva fatto capire che non c'era la benché minima preclusione a ricominciare la stagione, a patto che, ovviamente, venisse tutelata la salute dei calciatori e di tutti i membri dello staff. Tant'è che praticamente subito è arrivata la smentita da parte della società tramite un testo semplice e di poche righe: "La Fiorentina smentisce categoricamente di essersi dichiarata contraria alla ripresa del campionato. La Fiorentina ha sempre dichiarato di essere totalmente disponibile alle decisioni che la Lega e il Governo prenderanno".

E allora, perché è uscita quella grande inesattezza sulla Fiorentina? E soprattutto, a chi giova che si ampli il fronte del NO? Domande a cui non è facile trovare una risposta. Però una cosa sembra certa: fatto salvo qualche rara eccezione, i proprietari del club si stanno muovendo in base ad un mero interesse di bottega. Sono pochi i soggetti che riescono ad avere una visione d'insieme e anche una posizione coerente in tutta questa vicenda. Un teatrino nel teatrino che si combatte anche con questi mezzucci, ovvero facendo passare per vere, cose che vere non lo sono per niente.


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