In seguito all'intervista del presidente della Fiorentina Rocco Commisso prima di tornare in America, il giornalista Francesco Matteini ha voluto rispondere sul suo blog ViolaAmoreeFantasia.it, entrando nel merito dei suoi rilievi alla categoria. Questi i tratti salienti della sua riflessione: "Commisso si è fatto l'idea sbagliata che i giornalisti ce l'abbiano con lui. La stragrande maggioranza dei media lo hanno accolto con entusiasmo e tuttora lo sostengono nei suoi progetti a partire dalle infrastrutture. Così facendo il presidente ha accentuato il rapporto che già non era straordinario tra giornalisti e tifosi, ed è proprio a questi ultimi che chiedo di fare un'analisi oggettiva. Non è che se un giornalista critica il presidente di una squadra di calcio, allora significa che rema contro; semplicemente utilizza il diritto alla libertà d'espressione dicendo la propria opinione".

E poi ha aggiunto: "I giornalisti hanno tutto l'interesse che la Fiorentina vada bene, e se criticano lo fanno a fin di bene; d'altronde lo stesso Commisso ha ammesso che non tutto è andato per il meglio da quando è arrivato. Il rendimento della squadra non permette di fare grandi elogi, e se sono stati cambiati degli allenatori vuol dire che qualche errore da parte della società c'è stato; il compito dei giornalisti è quello di fare cronaca, e come si raccontano le cose belle allo stesso modo bisogna fare con quelle brutte. Inviterei Commisso a distinguere la categoria dei giornalisti da coloro che esprimono opinioni, magari in modo sbagliato e offensivo, senza possedere alcun titolo".

E infine: "Quella delle polemiche costruite appositamente per vendere più copie o fare più click è una bufala. Per esperienza posso dire che l'unica cosa che fa davvero impennare le letture e le vendite sono le vittorie della Fiorentina. Purtroppo tra giornalisti e Commisso si è creato un clima conflittuale, al punto che ormai si fa le autointerviste sul sito della società. L'idea che mi sono fatto è che il presidente sia mal consigliato: ovviamente, soprattutto quando è in America, non ha la possibilità di ascoltare e leggere tutto perciò molto dipende da cosa gli viene raccontato. Se i suoi riferenti riportano solo gli interventi negativi, è ovvio che poi si creino delle incomprensioni. Le cose sono due: o i giornalisti di Firenze sono tutti st****i, oppure chi consiglia Commisso non sta facendo bene il suo lavoro. Per il bene della Fiorentina bisognerebbe collaborare, non creare tensione utilizzando la nostra categoria come capro espiatorio".


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