Se c’è una certezza sulla vicenda Chiesa è che l’attaccante figlio d’arte non è mai stato così vicino a dire addio alla Fiorentina. Il giorno decisivo per chiudere (o meno) l’affare sembra essere quello di domani, quando si capirà il futuro del numero 25 viola. Intanto il tempo scorre e il mercato è agli sgoccioli, ma la trattativa tra i bianconeri e Chiesa tiene in ostaggio gran parte delle trattative che la Fiorentina per ovviare alle tempistiche ha già intavolato. È così che il DS Daniele Pradè si troverà in queste ultime ore a gestire due mercati paralleli, di cui uno dei due dipende tutto da Federico Chiesa.

Per quanto riguarda il primo, quello slegato dalla vicenda Chiesa, comprende il terzino/esterno sinistro che dovrebbe arrivare come sostituto di Biraghi. Nelle ultime ore sembra esserci stata un’accelerata per Barreca del Monaco, ma rimane vive anche l’ipotesi Sema. Indipendentemente da Chiesa può arrivare anche un difensore centrale. Sembrava fatta per Martinez Quarta, poi i recenti problemi con le visite mediche del giocatore. Da capire se il tempo basterà. Izzo costa tanto e non sarà facile vederlo in viola senza una cessione importante (con Pezzella e Milenkovic ormai destinati a rimanere in viola).

L’altra fetta del mercato, invece a stretto contatto con il futuro di Federico Chiesa, comprende l’arrivo di Callejon (già bloccato) e/o Faraoni, con il quale agente la società viola ha un incontro in queste ore, e probabilmente un altro colpo importante. La Fiorentina difficilmente con una cifra intorno ai 60 milioni non proverà a rinforzare la rosa in caso di un addio così importante. De Paul? Piatek? Milik? Nomi importanti, profili diversi. L’attesa è tanta, ma il tempo strige e in tre giorni si dovrà chiudere tutto.


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