Il sindaco di Firenze Dario Nardella è intervenuto così a "Tutti convocati" su Radio 24 a proposito del nuovo Stadio Artemio Franchi che sorgerà: "Il 7 marzo sarà svelato il progetto che ha vinto il concorso internazionale per il restauro e la riqualificazione della struttura. Entro il 2023 è previsto l'inizio dei lavori, ed entro il 2026 bisogna finire tutto. Queste sono le condizioni dei fondi europei. Siamo riusciti a ottenere questo finanziamento importante dal recovery fund e al concorso internazionale hanno partecipato 31 grandi studi. Vogliamo dimostrare che in Italia non solo si possono fare gli stadi nuovi ma che si possono anche ristrutturare quelli vecchi. L'idea è creare uno stadio vivibile sempre, non solo per partite di calcio, un po' come quello del Bayern Monaco. Stiamo lavorando per creare un museo della Fiorentina e della Nazionale. Avremo all'interno dello stadio ristoranti e sale congressi. Non solo partite di calcio ma anche eventi e manifestazioni".

E ancora: "Nei tre anni dall'inizio alla fine dei lavori, abbiamo già deciso con la Fiorentina di creare un team di addetti ai lavori che già da lunedì si metterà a lavoro col progetto vincitore per capire le modalità. E' chiaro che se la squadra deve giocare nello stadio durante i lavori, questi saranno più rallentati, mentre se si vuole finire nei tempi stabiliti bisognerà valutare atre opzioni. In questo senso ci affidiamo alla Fiorentina. Bisogna trovare una sintesi tra il nuovo e quello che c'è già. Se ci si schiaccia sulla conservazione, per cui non si può toccare niente, allora la situazione rimane così, come il Flaminio a Roma, tra l'altro opera sempre di Per Luigi Nervi. Se per conservare un'infrastruttura non la rendiamo moderna finisce che poi questa rimane abbandonata, e ciò è peggio. Abbiamo fatto grande fatica qui a Firenze, speriamo di riuscirci alla fine".

Infine il primo cittadini fiorentino ha concluso: "I rapporti con la Fiorentina sono buoni. Ci siamo visti più volte con Barone, abbiamo firmato la condizione per prorogare per altri due anni l'uso dell'attuale Franchi. Queste operazioni o si fanno lavorando insieme, altrimenti non si fanno, e purtroppo in Italia ci sono molti casi del genere. Siamo costretti a lavorare insieme, e nel caso della Fiorentina ci fa anche piacere".


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