L'uomo-copertina di questa Fiorentina, giustamente, è Dusan Vlahovic. I suoi 21 gol realizzati in campionato e la sua crescita esponenziale non sono assolutamente casuali.

Ma cosa c'è dietro l'expolit del serbo? Prima di tutto l'ex Partizan Belgrado può ringraziare se stesso e la sua grande voglia di emergere. Al termine degli allenamenti questo ragazzo si è trattenuto e si trattiene ancora spesso per migliorare tecnicamente: controllo della palla, tiro in porta, paleggi da solo e con il muro e anche lavoro in palestra. Un po' quello che è avvenuto in passato con un certo Batistuta, un altro che è riuscito ad evolversi in maniera clamorosa grazie alla propria forza di volontà e alla voglia di arrivare.

Di sicuro Vlahovic ha anche beneficiato di quanto fatto, durante la gestione Prandelli, da un certo Buso, che lo ha seguito passo, passo, prima di ritornare nei suoi ranghi (fare da allenatore dell'Under 18 viola) al momento delle dimissioni del tecnico di Orzinuovi. Chi lo ha visto in allenamento non ha potuto non notare quanto sia forte con il sinistro e quanto però sia ancora indietro con il destro.

E adesso? Il prossimo step potrebbe chiamarsi "punizioni" nel senso che, acquistando ulteriore autorevolezza in squadra, potrebbe incaricarsi di calciare da fermo non solo dagli undici metri, ma anche dalla distanza. Del resto la 'castagna' ce l'ha, basta solo farla esplodere.


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