Nuovi interpreti, nuove geometrie: ecco come potrà cambiare la regia della Fiorentina

Mentre la Lega di Serie A e il Governo cercano di capire se, come e quando si potrà riprendere a giocare la Fiorentina attende di poter avere a disposizione in rosa Sofyan Amrabat, il promettente centrocampista preso a gennaio dal Verona e lasciato in prestito agli scaligeri fino al termine della stagione. Un giocatore certo non da scoprire adesso, ma sul quale i viola, con il presidente Commisso in prima linea, hanno deciso di puntare in modo deciso strappandolo alla concorrenza.
Prendendo in esame i suoi numeri emerge come Amrabat sia stato uno dei migliori nel suo ruolo in campionato per passaggi e palloni recuperati, con tanta qualità mostrata nel fare filtro a centrocampo nelle gare vinte dal Verona al Bentegodi contro la Fiorentina, appunto, e contro la Juventus. Oro che cola di questi tempi, dato che è sempre più difficile trovare un giocatore che possa dettare la regia in mezzo al campo mantenendo sempre ritmi alti per tutta la gara. Facendo un esempio ben preciso in casa viola, in quel ruolo lo stesso Milan Badelj, che negli anni scorsi aveva saputo dire la sua come regista, quest’anno ha mancato di continuità finendo molto spesso in panchina.
Di conseguenza è ipotizzabile che l’arrivo di Amrabat in riva all’Arno e la permanenza di Erick Pulgar in maglia gigliata possa scaturire il mancato riscatto del croato. dalla Lazio, che detiene ancora il suo cartellino. Il giocatore in forza ora tra le fila gialloblu potrà quindi continuare la sua crescita in un ruolo che alla Fiorentina negli due ultimi anni non ha mai trovato un titolare fisso. Potrà così dimostrare magari di essere compatibile in campo con Pulgar per un possibile sequel della tattica del “doppio regista”, dato che con il duo tra il cileno e Badelj non ha sempre funzionato come doveva.