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Che quella contro la Juventus non sarà mai una partita come le altre è ormai un concetto che dovrebbe essere stato assimilato da ogni giocatore che veste la maglia della Fiorentina.


Stavolta più che mai non c’è soltanto la possibilità di fare una grande gara contro la rivale di sempre. C’è la possibilità di poter fare risultato per consolidare la salvezza, per togliersi in modo quasi decisivo dai bassifondi della classifica. Allo stesso tempo verrebbe inviato un messaggio importante a tutto l’ambiente viola, ovvero che questa squadra un’anima ce l’ha così, come la qualità. Quale miglior banco di prova se non la gara contro la squadra bianconera? La rivale di sempre è in cerca di un posto per l’Europa ma ha mostrato dei difetti ben evidenti per il gioco e la gestione delle partite nel corso di questa stagione. Ripetere una vittoria dopo quella ottenuta nel girone d’andata sarebbe importante e ridarebbe forse un minimo di senso a un’annata complicata e per certi aspetti inspiegabili da parte della squadra gigliata.

Per provare quindi a fare risultato Iachini e i suoi uomini dovranno tenere ben presenti due dettagli.


Il primo è togliersi di testa i vari pregiudizi che la rosa si è accollata dopo le ultime prove complessivamente al limite della decenza, come quella contro il Sassuolo. I valori in campo ci sono, non serve rinvangare quello che si è visto in partite tutt’altro che belle e convincenti. L’altro elemento dovrà essere l’orgoglio. L’orgoglio che ha da sempre contraddistinto Firenze, quella voglia di rivalsa, di riscatto, di poter dimostrare a tutti che la Fiorentina è molto di più rispetto di quanto visto fino ad ora.

'Orgoglio e pregiudizio' in questo caso non è un romanzo di Jane Austen, ma sono le componenti fondamentali di una sceneggiatura che quest’oggi la Fiorentina dovrà mettere in atto nel primo caso o da parte nel secondo sul terreno di gioco contro la Vecchia Signora.

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