La Fiorentina non ha smania di giocare...ma di crescere. La situazione in casa Viola in attesa dei verdetti della Serie A

La Fiorentina aspetta pazientemente di tornare a giocare e Rocco Commisso non si risparmia dedicandosi ai tifosi anche nel periodo di stop forzato. A differenza di club come Lazio e Napoli i toscani non sembrano avere fretta per accelerare il ritorno in campo, fosse anche solo per allenarsi. La società non si sta ponendo assolutamente problemi sotto questo punto di vista: come ha fatto intendere anche Commisso di recente, bisogna capire quali saranno le decisioni e le disposizioni da parte di tutte le istituzioni. D’altro canto, finora la classifica aveva prodotto solo un 13° posto, senza grandissime possibilità di coltivare velleità europee. I tifosi sognano di tornare presto alla normalità, tra weekend pieni di partite, trasmissioni e possibilità di effettuare scommesse sportive. Sono ben altre le realtà che premono per ricominciare quanto prima. La Fiorentina non è nemmeno più impegnata nelle coppe.
L'inizio di questa stagione era stato segnato dall'addio dei fratelli Diego e Andrea Della Valle alla presidenza della società, dopo ben 17 anni. La Fiorentina è passata da poco all'imprenditore italo-americano Rocco Commisso, che aveva confermato in panchina il tecnico Vincenzo Montella e il suo staff, nonostante le critiche derivanti dal finale del campionato precedente, in cui i viola lottarono per la salvezza. La Fiorentina si era separata anche dallo storico direttore dell'area tecnica Pantaleo Corvino, sostituito da Daniele Pradè di ritorno a Firenze dopo 4 anni. Solo in seguito alla sconfitta casalinga con la Roma per 1-4 poco prima della sosta natalizia Vincenzo Montella è stato sollevato dall’incarico. L’attuale mister, Giuseppe Iachini, è tra l’altro un ex calciatore viola e nonostante i risultati non brillantissimi stava tenendo salda la propria posizione fino alla pausa. Una brutta sorpresa per Commisso, che aveva appena sposato la causa del calcio italiano in tutte le sue forme, partecipando anche all’eterna discussione della classe arbitrale. Il grande punto interrogativo che attanaglia il presidente è che non si può sapere cosa succederà da qui fino al 20 maggio, ammesso che si giocherà. Gli allenamenti sono sospesi fino a data da destinarsi. La società si è mossa molto seriamente sotto questo punto di vista, ma secondo gli addetti ai lavori servirebbe un paio di settimane di sedute alla rosa di Iachini per poter tornare a giocare degnamente.
Nessuno sa indicare una data precisa e tutti ritengono che per parlare di tornare a giocare a pallone ci sia ancora tempo. Anche Lazio e Napoli, ormai, stanno per alzare bandiera bianca allineandosi alla Fiorentina in una posizione d’attesa. Commisso osserva la situazione da New York, ma anche i dirigenti rimasti a Firenze pensano che la ripresa del campionato sarà particolarmente problematica per diversi aspetti, logistici e non. Basti pensare ai contratti dei calciatori che scadono il 30 giugno e alle tempistiche che inciderebbero sulla prossima stagione. Come noto, la UEFA pretende che i campionati europei vengano completati per assegnare i posti per le prossime coppe europee, pena l’esclusione dalle stesse. Guai a chiudere tutto come accaduto in Belgio, che ha assegnato il titolo nazionale congelando la classifica di colpo. Commisso, comunque, promette investimenti importanti e pensa persino allo stadio ed al centro sportivo. Il presidente vuole sfruttare eventuali agevolazioni del fair play finanziario. Oggi la Fiorentina non ha smania di giocare, ma di crescere.