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Gilardino Fiorentina Genoa
Gilardino in primo piano. Foto: Fanfani/Fiorentinanews.com

Questo pomeriggio l’ex viola Alberto Gilardino è stato presentato come nuovo allenatore del Pisa. Queste le sue parole durante la conferenza stampa:

“Vorrei iniziare con i ringraziamenti viste le belle parole. Da Knaster a Corrado. Sono arrivato a Pisa con grandissimo entusiasmo e ciò ha permesso di avere grandissima comunicazione tra di noi. Queste sono cose fondamentali per iniziare il nostro percorso. Sono un allenatore giovane con una grande cultura del lavoro e del sacrificio. E’ quello che cercherò di trasmettere alla squadra”.  

“Sono in sintonia con la società, ma dobbiamo archiviare il passato”

Ha anche aggiunto: “Le mie valutazioni di questi giorni sono che la squadra ha una grande cultura del lavoro e una grande disponibilità. E’ normale che insieme a Giovanni e al direttore siamo in sintonia su tutto, a livello di strategia e di obiettivi. Al momento penso ad allenare chi ho a disposizione. Sappiamo che sarà un mercato lungo e ci sarà tanto tempo. Per quanto mi riguarda il mio ruolo è quello dell’allenatore. Ho a disposizione questi ragazzi e devo farli rendere al massimo in questo momento. Ora dobbiamo prendere di buono tutto quello che abbiamo fatto e archiviarlo”.

“Ecco perchè ho scelto il Pisa” 

Ha spiegato anche la scelta di passare al Pisa: "Credo che ci siano molte similitudini a livello di Dna, mentalità e affetto, tra i tifosi del Pisa e quelli del Genoa. Questa cosa mi da orgoglio e mi emoziona, perché mi piace allenare in queste piazze. Una società e una piazza come Pisa dovrà essere una linfa vitale. Cosa mi ha convinto? Il direttore è stato il primo a incontrarmi insieme a Giovanni. C’è stato subito un rapporto schietto e diretto. E’ normale che in un percorso di una trattativa ci voglia tempo, ma sono stati molto bravi e non hanno dovuto convincermi. Il mio pensiero è quello di fare in modo che il Pisa possa mantenere la categoria. Avremo bisogno di tutto l’ambiente, dovremo essere come un treno che tira dritto. Ci saranno momenti di difficoltà e momenti buoni. Quando ci sarà il libeccio bisognerà essere bravi a chiudere le finestre, ma dovremo rimanere compatti e uniti per tutta la stagione”. 

“Gli allenamenti sono iniziate ma le prime valutazioni..”

Ha parlato della ripresa degli allenamenti: “Sono quattro giorni che ci alleniamo, da mercoledì in avanti, dopo qualche settimana faremo il punto della situazione. Non bisogna affrettare i giudizi e fare valutazioni su tutti. Non ho mai perduto l’entusiasmo fin da quando ho iniziato. E’ bello ritrovare un Pisa con tanti giocatori che hanno vinto il campionato. C’è possibilità che chi ha vinto un campionato possa dare tanto, come imprinting forte sulla squadra. Conoscono la squadra, conoscono tutto. Ora dobbiamo correre, il nostro pensiero è quello di cercare di correre più degli altri. Nel momento in cui sono stato sollevato dall’incarico a Genova ero in zona salvezza, ho affetto verso quella squadra e per quello che è stato”. 

“Ho parlato con Inzaghi e mi ha detto tutto”

Ha spiegato come ha passato il periodo di inattività dopo l’addio al Genoa: “Ho cercato di aggiornarmi e studiare nei mesi in cui sono stato a casa. Ciò mi ha dato modo di pensare e riflettere. A 43 anni penso che ci sia sempre voglia e modo di imparare e di migliorare. Questa dev’essere la base di tutto. Ho sentito Inzaghi diverse settimane fa, perché giustamente quando un allenatore pensa di dover andare in un posto dov’è stato una persona che conosci è normale sentirsi e chiedere informazioni. Per quanto riguarda il modello tattico ho un’idea chiara in testa ed è normale però che la questione principale saranno i principi che voglio inculcare ai giocatori. Credo molto in ciò che faccio. Mi piace difendere e impostare a tre, ma ho anche giocato a quattro. I principi e i concetti sì, su cui lavorare. L’aspetto tattico dovrà essere uniforme alle caratteristiche dei miei giocatori”.

“Ecco come potrebbe giocare il mio Pisa”

Ha poi concluso: “Ci sono tante panchine in Serie A che sono cambiate, in questa stagione le società hanno fatto un pensiero diverso. Parliamo quotidianamente con Giovanni sulle valutazioni della rosa. Mi ha colpito di questa squadra la voglia di non prendere gol e bisogna dare atto e bravura a Inzaghi e allo staff. Questa è la mentalità e il dna che mi è piaciuta subito e ho riscontrato fin da questi primi giorni. E’ normale che serva fisicità e giocatori che sappiano difendere. La mia idea è di una trequarti con un giocatore che sia bravo a giocare dietro le linee che abbia spunto e vedremo se il mio 3.5-2 potrà diventare un 3-4-1-2, lavorando per far rendere al meglio Tramoni. Voglio far rendere al massimo i giocatori. Matteo può giocare come seconda punta con interni importanti o mezzala offensiva. Ci lavoreremo”.


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