Ancora guai per la Juventus: Pirlo costretto a rinunciare ad un centrocampista per questioni di regolamento

Il verdetto del Collegio di Garanzia del CONI in merito al rinvio di Juventus-Napoli ha creato più di qualche problema alla squadra di Pirlo. Infatti, in occasione di quel match del 4 ottobre, Adrien Rabiot non avrebbe giocato perché squalificato (doppio giallo nella precedente sfida di campionato contro la Roma). In un primo momento, la Lega omologò il 3-0 a tavolino e dunque il tesserato bianconero scontò la squalifica. Ma ora il match contro gli azzurri si dovrà giocare, e la sanzione dev’essere espiata.
L'ex giocatore del PSG avrebbe dovuto scontare una giornata di squalifica in quell'occasione e, fino a due settimane fa, il club bianconero era convinto che l'omologazione del risultato e il 3-0 a tavolino comminato dopo la decisione della squadra di Gattuso di non presentarsi allo Stadium avessero sanato la sua situazione disciplinare. Il verdetto espresso dal Collegio di Garanzia ha pero rimesso tutto in discussione e posto la Juventus di fronte a un interrogativo: la sanzione entrava in vigore nella prima partita utile dopo il comunicato della FIGC o a partire dal giorno successivo? L'articolo 21 comma 1 del Codice di Giustizia sportiva non lascia dubbi al riguardo, specificando che il provvedimento disciplinare diviene effettivo a partire dalle 00.01 della giornata successiva. Nel pomeriggio della gara contro la Fiorentina, dopo aver saputo della sentenza del CONI, la Juve ha deciso di non inserire in lista il francese proprio per scontare il turno di stop.
Tuttavia, il centrocampista bianconero sarà fuori anche per la sfida contro l'Udinese. La faccenda si concluderà quindi nel peggiore dei modi per la Juventus,con la seconda non convocazione consecutiva del giocatore