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Il Corriere dello Sport ripercorre le tappe del rapporto di Rocco Commisso con il tifo viola. Alti e bassi in questi sei anni, che vanno dalla cessione di Vlahovic al recente scontro tra il presidente viola e la Curva Fiesole. 

Cessioni illustre

Il primo vero strappo, infatti, è datato gennaio 2022, quando la Fiorentina cedette Dusan Vlahovic alla Juventus a gennaio e a Firenze impazzì, inevitabilmente, la bufera. Su Ponte Vecchio apparse un'immagine di Commisso con la faccia da joker, cioè da pagliaccio. Altre frecciatine dal tifo al presidente viola arrivarono per il mancato riscatto di Lucas Torreira nella stagione successiva, fino alla sequela di sconfitte di inizio 2023 con il primo “meritiamo di più” della curva. 

"Oh, c'è polemica"

Inizio nuova stagione, inizio nuova polemica. Questa volta riguardante i biglietti: “Tifosi ‘pro’ si diventa col tempo, non facendo pagare 50 euro in più l’abbonamento” scrive la curva in merito al caro biglietti a settembre. Lo scorso anno l'ironia sulla frase dell'ex dg e il frigo pieno riguardo al mercato : “L'unico frigo sempre pieno è il nostro”, la risposta con le birre della curva, poi apparse uno striscione che raffigurava Alessandro Ferrari in versione serpente mentre parlava col ds Daniele Pradè: «Oh Pradè sveglia, adesso c’è da fare il mercato». 

L'ultimo scontro

L'ultima stagione era iniziata con una raccomandazione dopo la delusione di Atene: “Presidente Commisso, il primo che ci deve dare risposte è lei”. Fino al recente scontro: prima la conferenza del numero uno viola, poi la dura replica del tifo con il recente comunicato.

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