Comunque vada, stasera , sia un punto di partenza e non di arrivo. Lo scrivo prima del risultato. Spero, come tutti i tifosi viola, che la Fiorentina riesca a vincere la Conference. E’ una coppa che non dà brividi, chi non ha i paraocchi si rende conto che è un trofeo non di spicco. Tuttavia è pur sempre una coppa continentale e vincerla è comunque un orgoglio.

Spero nella vittoria anche per non dover ricorrere, per il terzo anno, alla carta geografica cercando di quale città sono le squadre avversarie sorteggiate con i viola.

Un punto di partenza

Vittoria o sconfitta dovrà essere, a mio parere, non il passaggio sotto lo striscione ‘traguardo’ ma sotto quello ‘start’. Almeno spero che questa sia l’intenzione della società.

Sembra ormai appurato che la prossima stagione ci saranno un nuovo allenatore e molti nuovi giocatori. Si dovrà aprire un ciclo partendo, però, da ciò che in questi tre anni di Italiano ha funzionato e ciò che ha funzionato meno. Tenendo conto degli errori e delle miopie sul mercato. Del mancato sfruttamento di situazioni favorevoli. Insomma della tanta esperienza fatta dallo staff tecnico e da quello manageriale.

In caso di Europa League ci vogliono altri giocatori

Se la prossima stagione la Fiorentina parteciperà all’Europa League, ci vorranno giocatori di livello un tantino superiore alla rosa attuale, onde evitare figure meschine. Ma lo stesso vale in caso di terzo tentativo in Conference, assolutamente da vincere, e con l’obiettivo di lottare in campionato per un piazzamento, che non sia quello delle ultime stagioni: ovvero la certificazione della mediocrità.

Se per questo dovessimo perdere qualche posizione nella “classifica” dei bilanci, che ci vede svettare, beh, si potrebbe farsene una ragione, no?

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