Viviano: "L'attacco di Commisso ai tifosi non mi è piaciuto per niente. Una conferenza del genere significa rifiutare ogni dialogo. Pradè? Dispiace, sembra un punto di non ritorno"

L'ex calciatore, tra le altre, della Fiorentina Emiliano Viviano è intervenuto a Radio Bruno Toscana, partendo dal clima di contestazione del tifo viola nei confronti di Daniele Pradè: “Innanzitutto mi dispiace, perché conosco la professionalità e la persona. Non credo si possano criticare gli acquisti, i tifosi contestano altre dinamiche ma è una situazione difficile da giudicare. Sto sempre dalla parte della tifoseria, al tempo stesso ho un rapporto col direttore… Situazione difficile, si è arrivati a un punto di non ritorno da un giorno all'altro”.
Voglia di facce nuove a Firenze? “Non saprei. Se si arriva a una contestazione così grave, nonostante risultati non proprio disastrosi, comunque non eccelsi, c'è da capire cosa è successo e da cosa parte il malcontento. Può darsi che sia comunicazione. Io spesso ho stimato Commisso e sono pur sempre dalla sua parte, gli riconosco gli investimenti. Ma la conferenza stampa dove ha attaccato la tifoseria non mi è piaciuta per niente. Non ci saranno solo quei tifosi della Curva, ma loro ci sono sempre e rappresentano gran parte del tifo. Questa serie di cose in una città come Firenze, molto legata e attenta ai comportamenti, crea attenzione. E sono errori pesanti”.
Come può lavorare Pradè? “Spero tutto si possa ricucire tramite meccanismo di dialogo, anche perché una contestazione non è mai un bene. Adesso la Fiorentina deve tenere alcuni calciatori, che invece rischiano di essere influenzati dal clima. Ripeto, il dialogo per me sarebbe la cosa migliore, ma se fai una conferenza stampa del genere… vuol dire che non vuoi avere dialogo”.