Gudmundsson: "Da piccolo ho visto tutte le partite dell'era Wenger all'Arsenal, mi piacevano un sacco i Gunners. Giocare per la nazionale non è mai un problema. Vi racconto la mia vita in Islanda"

In un'intervista rilasciata al The i Paper, Albert Gudmundsson ha parlato anche del suo passato e del rapporto con la nazionale islandese. Queste le parole dell'attaccante della Fiorentina in prestito dal Genoa:
“Mio padre ha sempre avuto l'idea che potessi amare il calcio, così abbiamo iniziato presto con lo sport ed ora eccomi qua. Non direi che la mia famiglia è famosa in Islanda (il nonno è stato uno dei calciatori più forti di sempre della storia dell'Islanda ndr). Qui le persone sono calme e rilassate. Capita qualche foto, ma niente di più. Non c'è la stessa mania degli sportivi che c'è in altri paesi”.
E ancora: “Mia mamma mi ha raccontato di mio nonno quando ero piccolo. Da bambino sempre intorno al campo e quando tornavo a casa c'era il calcio in TV. Questo ha agevolato la mia crescita e fatto sì che io adesso sia qui. Mio figlio? Ha solo 4 anni, diamogli tempo. Mio nonno ha giocato per l'Arsenal e vedeva tutte le partite. Io con lui ho visto tutti i match dell'era Wenger. Mi piaceva un sacco il loro gioco. La Nazionale? Giocare per l'Islanda non è un problema, darò sempre il massimo per la maglia, che sia sotto contratto per cinque anni con un grande club o che sia svincolato".