​​

Per quanto riguarda il futuro della Fiorentina e del suo stadio, l'Artemio Franchi, Palazzo Vecchio si trova di fronte a un crocevia decisivo, un rompicapo da risolvere entro la fine dell'estate. Le difficoltà per la realizzazione del restyling non sono mai state così tante. Lo riporta Il Tirreno, che presenta anche le ipotesi sul piatto: aspettare ancora, sperando in un aiuto monetario istituzionale, o agire in autonomia, ricorrendo anche alla possibilità di un maxi-mutuo.

Cosa si potrebbe aspettare? Ad esempio, il verdetto della candidatura dell'Italia a ospitare EURO2032 (atteso a ottobre), che cambierebbe drasticamente il destino del nuovo Franchi, ma anche il ricorso al Tar che Palazzo Vecchio depositerà a giorni contro il definanziamento del Governo. Altrimenti, prevalgono altre due strade: un percorso a tappe, pensando solo alle principali priorità, o il classico all-in scavando nelle casse comunali, che potrebbe richiedere un maxi-mutuo cinquantennale.

La sfida è molto complicata, con un duplice ostacolo non da poco: coprire i 55 milioni di € bloccati dalla Commissione (poi saliti a 70 visti i rincari) e completare l'opera entro il 2026 combattendo anche contro i rallentamenti della burocrazia. Il tutto sotto le feroci critiche di Italia Viva e con qualche contrasto degno di nota con il Governo. Non si muove la Fiorentina, che non ne ha voluto sapere di prendere posizione.


💬 Commenti