Il direttore sportivo della Fiorentina Daniele Pradè ha parlato in conferenza stampa sull'allenatore Palladino e su altri temi importanti di casa viola. Queste le sue parole: "Voglio ringraziare Vincenzo Italiano e il suo staff. Siamo sempre stati molto legati e gli auguro il meglio. Al di là dell’aspetto sportivo c’era quello umano. Perché Palladino? Avevamo anche il profilo di un figlio come Aquilani. Ma Palladino era quello che ci serviva: l’ambizione. C’ha il fuoco dentro, lo stesso che abbiamo noi. E’ vero, non abbiamo metabolizzato la sconfitta di Atene, ci vorrà del tempo, ma una nuova energia servirà anche a noi”. 

‘In dirigenza condivideremo tutto, siamo arrivati ad un passo dall’Europa League'

E ancora: “Abbiamo fatto un grande lavoro di scouting in questi anni. Saluto e ringrazio Burdisso. Cambiando l’allenatore, quello che abbiamo fatto lo metteremo sul tavolo. Dal primo giorno che abbiamo visto Palladino siamo stati chiari: condivideremo tutti. Io, Ferrari, Palladino e il presidente. Dal primo all’ultimo. L’ambizione è quella di migliorarci. L’ottavo posto è amarissimo. Siamo arrivati a un passo dall’Europa League lasciando per strada tantissimi punti. Avrebbero fatto vedere la stagione sotto un altro punto di vista. La sconfitta di Atene non giustifica quello che abbiamo perso per strada". 

‘Cerchiamo un grande centravanti’

"Singoli? Non ne abbiamo parlato con Palladino. Lo faremo tra oggi e domani. Abbiamo esercitato l'opzione per il rinnovo di Kouamè, è un giocatore viola". 
E sull'attaccante: “Cerchiamo un grande attaccante. Forse è stato un mio grande errore non rimpiazzare Vlahovic, ma chi è passato di qui ha fatto bene. Certo, cerchiamo un grande profilo”.  

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