Fiorentina: una stagione da dimenticare, con l’incubo retrocessione

Non sarà una stagione che entrerà negli annali della Fiorentina quella che va concludendosi. I viola hanno mostrato la loro faccia brutta in tante, troppe occasioni, deprimendo un ambiente che pensava di poter quanto meno lottare per le posizioni che valgono l’accesso all’Europa League e che invece si è dovuto scontrare con una realtà ben diversa. Una realtà che a due giornate dalla fine del campionato tiene addirittura i gigliati ancora in bilico per la permanenza in Serie A. Certo, dovrebbe accadere l’imponderabile per vedere la Fiorentina invischiata fino all’ultimo nella lotta salvezza, perché i 5 punti di vantaggio sull’Empoli sono una buona dote, che però non deve far stare troppo tranquilli, visti gli ultimi deludentissimi risultati.
La parte finale della stagione, infatti, è stata terribile. Il successo in campionato manca da ben 12 turni e sono addirittura 14 le gare senza vittoria se si includono anche le due semifinali di Coppa Italia. Bisogna risalire allo scorso anno per ritrovare l’ultima volta in cui la Fiorentina ha fatto suoi i 3 punti al Franchi. Numeri da brivido, che mettono giustamente in dubbio tutto il progetto tecnico dei Della Valle. Ad un inizio di stagione positivo, infatti, non ha fatto da contraltare un prosieguo all’altezza, nonostante una rosa di certo non inferiore a tante delle squadre che precedono i gigliati in graduatoria. La colpa, come sempre, è da ripartire tra le tre anime che formano una società calcistica e cioè proprietà, allenatore e giocatori. Non è da oggi che la piazza fiorentina reclama maggiori investimenti da parte della famiglia Della Valle che dopo i primi anni ruggenti di gestione ha indubbiamente fatto dei passi indietro, sbagliando anche sovente campagna acquisti. Quella che da tre anni a questa parte sta gestendo Pantaleo Corvino, da sempre grande scopritore di giovani talenti, ma che sul campo poi non si è tramutata in risultati all’altezza. Se si aggiunge che dopo la sanguinosa cessione di un’estate fa di Federico Bernardeschi all’odiata Juve, si sommerà quasi certamente quella dell’unico vero talento della rosa, ossia Federico Chiesa (di nuovo alla Juve?), c’è davvero poco di cui star sereni sotto la Fiesole.
Corvino è però comunque stato confermato fino al 2020, cosa che invece non è accaduta a Stefano Pioli che si è dimesso ad aprile per un trattamento a suo dire non corretto da parte della dirigenza nei suoi confronti. Al suo posto il ritorno di Vincenzo Montella, che proverà a rilanciarsi lì dove si è fatto conoscere per un gioco molto piacevole e spesso anche redditizio. L’inizio non è stato dei migliori, ma il giudizio ultimo lo si potrà dare nella prossima stagione, quando saranno tante le novità in casa viola.
Per quanto riguarda l’organico a salvarsi sono stati in pochi, tra cui Chiesa con il quale in estate si proverà a monetizzare quanto più possibile per ricavare denaro da reinvestire, come si legge nel sito Juvelive.it, Marco Benassi, autore di ben 7 reti, Nikola Milenkovic, il cui futuro resta in bilico visti i tanti club che si sono interessati, e Alban Lafont, portierino che promette davvero benissimo. A deludere, invece, è stata la prima punta che tanto bene aveva fatto nella sua prima annata a Firenze. Giovanni Simeone, infatti, non è riuscito a replicare le belle prestazioni e soprattutto ha smarrito la via del gol. Appena 8 le marcature stagionali (6 in Serie A e 2 in Coppa Italia). Ben distante quindi dalle 14 di un anno fa.
Il Cholito in verità avrebbe avuto anche un’altra ragione per disputare un buon campionato, poiché in estate si disputerà la Copa America. L’attaccante argentino era già riuscito a convincere l’attuale commissario tecnico Scaloni a convocarlo e schierarlo in ben cinque occasioni, ma ora appare difficile che l’albiceleste possa puntare di nuovo su di lui in una competizione tanto importante e che l’Argentina non vince da 26 anni. La nazionale di Messi parte ad ogni modo tra le favorite, tanto che Betway quota il 1° o 2° posto dell’albiceleste a 4.00, alle spalle del solo Brasile padrone di casa dato a 2.50 (quote al 14 maggio 2019). L’appuntamento è per la 46ª edizione del torneo sudamericano è per il 14 giugno, per poi concludersi il 7 luglio con la finale che verrà ovviamente disputata nel leggendario Maracana di Rio de Janeiro.