A meno di una settimana dalla tornata elettorale, continua lo Speciale Stadio di Fiorentinanews.com. Oggi è il turno di Fabrizio Valleri detto Il Vallero di Libera Firenze.

Siamo in trepidante attesa. Il Comune di Firenze sta aspettando ACF Fiorentina per capire quali saranno i prossimi appuntamenti sulla vicenda Stadio. Lo stesso stadio per cui la stessa Politica, nel 2008, era d’accordo nel fare secondo il progetto lanciato dalla famiglia Della Valle. Il Comune assume una posizione chiara, anzi chiarissima. Ma ad oggi, non c’è niente. Anzi c’è un Franchi che sta peggiorando ogni giorno di più. Ecco, arrivando alla campagna elettorale che sta affrontando, il suo competitor Dario Nardella, nella presentazione del programma amministrativo dei prossimo cinque anni, non ha neanche citato lo stadio. Rassegnazione comunale o colpa della Fiorentina? Non si farà? Perché non lo ha citato. Quindi, Lei cosa ritiene che poteva essere fatto in più? Quale posizione ha sul progetto su cui il Comune sta aspettando Fiorentina? Una volta Sindaco, continuerebbe con questo? Cosa cambierebbe?

"No, non c'è nulla da aspettare. La nostra posizione è chiara: noi vogliamo un progetto di copertura dell'Artemio Franchi, con delle tensostrutture che ne lascino intatta la struttura monumentale (sul modello di quello che Barcellona sta facendo per il suo Camp Nou).

L'intervento va integrato con la più ampia possibile riqualificazione di Campo di Marte e di tutta la zona che va dall'Affrico a Coverciano. Eliminando barriere e rivedendo i collegamenti stradali, l'intera area potrebbe diventare un grande parco sportivo, non solo per il calcio ma per molti altri sport, professionistici e popolari.  C'è tanto da riqualificare, manutere, riusare, per il rilancio dello sport.

La riqualificazione di Campo di Marte dovrà ovviamente comprendere un vero piano per il traffico, perché la zona sia accessibile e vivibile durante i grandi eventi sportivi e nel quotidiano della pratica di sport per tutti. Non c'è alcun bisogno di consumare altro suolo. Non c'è bisogno di comprare terreni privati per un grande affare privato. Non c'è bisogno di distruggere un grande bene pubblico come la Mercafir, per poi permettere una gigantesca cementificazione a beneficio di pochi".


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