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Il patron della Fiorentina Commisso affronta anche il tema stadio: "Stadio? Il problema mio è che non mi hanno dato abbastanza opzioni per rimanere in città, abbiamo iniziato a pensare al Franchi perché volevo rispettare la tradizione, era l'idea giusta. Può darsi che sia un problema cosa ne sarà del Franchi, la Soprintendenza ha preso la sua decisione ma a quello che so le curve non si possono eliminare e io non spendo soldi per un progetto mezzo e mezzo. C'è l'intenzione comunque di tenere i campi sportivi di fronte allo stadio. Io non posso aspettare mesi per sapere quanto vogliono dall'area Mercafir e poi se il prezzo non è giusto non voglio partecipare, questo l'ho detto al Sindaco. Si devono guardare alternative ma ci vuole tempo, se non c'è il tempo giusto a quel punto non lo voglio fare. Il tempo è 47 mesi a partire da ottobre. Voglio che la Fiorentina inizi a giocare a settembre 2023 nel nuovo stadio. Alternativa Campi? Non so, può darsi che ci siano altri spazi. Abbiamo incontrato anche loro, i Della Valle volevano fare il centro sportivo là. Non faccio critiche a nessuno perché sono stati bravi tutti i sindaci, solo che vediamo quello che succede a livello burocratico e speriamo che aiutino chi vuole investire in Italia. Questo sarà il più grande investimento fatto nella storia di Firenze, quando uno mette qualcosa deve anche ricevere. In America quando un luogo non garantisce risposte mandano le squadre in altre città, per gli Yankees hanno costruito uno stadio da 1 miliardo di dollari. Io non domando 1 miliardo di dollari dalla città però Firenze deve sapere che quando uno fa gli investimenti deve poi ricevere qualche incentivo. Se non è un prezzo che vedo giusto, non lo accetterò. Senza Mercafir nessuno stadio? Sì, può darsi che non si faccia proprio, anche se i tempi non saranno giusti".


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