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Nel dibattito sul futuro dello stadio Artemio Franchi, attuale casa della Fiorentina, interviene anche l'Abate di San Miniato al Monte, Bernardo Gianni, che su La Repubblica scrive che "mai vorremmo (che questa vicenda ndr) si concludesse con la demolizione, anche parziale, di un capolavoro di architettura come l’organismo di Pier Luigi Nervi. In esso ci è dato di riconoscere la cifra, la misura, la sostanza di una tradizione di bellezza che è stata destinata non solo alla nostra presente fruizione, ma anche a quella di chi in tempi futuri, non meno di noi, avrà il diritto di ammirare e la responsabilità di confrontarvisi".

E ancora: "Bisogna integrare la storia, la cultura e l’architettura di un determinato luogo, salvaguardandone l’identità originale...Da questa 'cura', da questa premura credo fermamente debba lasciarsi ispirare ogni scelta a riguardo dei destini dell’area di Campo di Marte e della sua vocazione ricreativa e aggregativa, e sempre da entrambe, così come dalla lettera e dallo spirito dell’articolo 9 della nostra Costituzione, ci si augura sia ispirato l’imminente parere del Ministero dei Beni Culturali".


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