Parole come 'Champions' che fanno bene a tutti. E poco importa se c'è il rischio di battere una bella 'musata'. Ci sono garanzie e strategie

L'asticella adesso si è alzata. Dopo le polemiche dello scorso finale di stagione Commisso e i dirigenti della Fiorentina hanno scelto la strada del silenzio e del lavoro.
Si ha la sensazione che questa volta il proprietario viola, trovatosi davanti al bivio di cambiare la dirigenza o di affidare ai suoi uomini strumenti diversi per costruire una squadra più forte, abbia scelto la seconda. Ancora Pradè, ancora Ferrari, ancora Goretti, ma questa volta dopo aver parato tanti colpi (per responsabilità non soltanto loro), hanno avuto la possibilità di costruire una squadra solida, partendo dalla permanenza dei big.
Mai visto prima
E i dirigenti viola hanno avuto finalmente l'occasione di poter anticipare gli acquisti, bruciando la concorrenza e chiudendo subito colpi importanti. Non era mai successo prima ed è chiaro che qualcosa è accaduto in queste settimane e che il caos dei mesi scorsi ha prodotto comunque uno scossone.
Contentezza e prudenza
I tifosi sembrano contenti, ma anche prudenti. Prudenti perché ancora c'è un mese e mezzo di mercato e come si sa bene nel calcio tutto può sempre accadere. Ma anche soddisfatti di un garante come Pioli, applauditissimo il giorno della presentazione e carico di motivazioni. Anche per una sorta di rivincita, perché in pochi lo ricordano ma l'addio con Firenze, personalmente parlando, fu abbastanza traumatico e faticoso.
La sfida ad Allegri e i rischi del caso
Le sue parole il giorno della presentazione, la sfida lanciata ad Allegri sul piazzamento Champions, la parolina che comunque torna ad affacciarsi dopo moltissimi anni in questo momento, fanno bene. Pioli ha capito che, adesso, occorre giocare anche sull'entusiasmo, sui sogni, su quel senso di appartenenza che era stato accantonato in questi anni. Poco importa se c'è il rischio di battere una bella ‘musata’. Certe parole e certi concetti, se espressi, fanno capire che ci sono garanzie, strategie...e che i migliori rimarranno. Scusate se è poco.