In estate era anche piuttosto inevitabile ripartire da lui: dopo una carriera da top a Napoli e un anno di incongruenze tattiche assurde. D'altra parte, dal mercato di esterni era arrivato solo Gonzalez e l'argentino doveva finire la Copa America. Non si può dire quindi che José Maria Callejon non abbia avuto le sue chance, anzi, numeri alla mano è il secondo esterno più utilizzato da Italiano con 1.177 minuti. Sfiorato il sorpasso proprio ai danni di Gonzalez (1.191) e molti di più dei 793 di Sottil e dei 770 di Saponara.

Cosa ha prodotto lo spagnolo in campo? Un gol e due assist, una serie infinita di retropassaggi, un contributo quasi inesistente davanti e quella fantomatica intelligenza tattica che è solo il ricordo del calciatore di Napoli. Eppure per Italiano è una sorta di imprescindibile, se è vero che ha rinunciato a lui solo nella gara di Cagliari. Sarà che in allenamento, Callejon viaggia a mille, sarà anche che Ikoné dopo aver giocato la Champions League debba imparare dei movimenti in dote solo allo spagnolo, fatto sta che da inizio mercato di gennaio ad oggi le gerarchie sembrano incredibilmente le stesse di fine dicembre.

Nessuno di noi allena in Serie A e nessuno ha i calciatori sotto gli occhi tutti i giorni chiaramente ma gli occhi per giudicare le partite del classe '87 ce li hanno un po' tutti e francamente l'ostinazione nel rinunciare ad un'arma offensiva da quella parte resta nell'ambito del mistero. In attesa che Ikoné impari questi benedetti movimenti, a quanto pare decisamente penalizzanti.


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