Marelli: "La divulgazione dei dialoghi arbitro-VAR non dovrà essere strumentalizzata nè servire per polemizzare. Fuorigioco? Concetto di 'luce' impossibile da applicare, non risolve il problema"

L'ex fischietto di Serie A ed ora commentatore arbitrale di Dazn Luca Marelli ha parlato a Lady Radio di alcune tematiche centrali oggetto di innovazione e modifica, anche nel campionato italiano.
“Al momento aspettiamo di capire come verranno divulgati gli audio tra arbitro e VAR, con quale formula questo avverrà. Sarà utile sentirli perchè nei vari incontri coi giornalisti quest’anno si è sperimentata questa modalità e ascoltare i dialoghi permetterà di capire molte cose. L’importante sarà scegliere gli episodi più interessanti, che permettano di far capire il modus operandi, non per polemizzare, altrimenti non servirà a niente. Su questo servirà puntare molto, purtroppo sappiamo anche quali sono gli aspetti negativi. La strumentalizzazione è il maggiore pericolo, ci sarà chi dirà che gli audio sono stati tagliati".
"Nuove regola sul fuorigioco? Non credo che si tratti di una rivoluzione, non cambierà qualcosa, si sposta solo il problema. Sono assolutamente contrario a questa possibilità. Capiterà che un giocatore sarà in gioco per un tacchetto, mentre prima ci si lamentava che fosse offside per un tacchetto. Si continuerà a polemizzare. Il concetto di ‘luce’ esisteva già, abolito poi nel 2007, era un concetto totalmente impossibile da applicare. Il fuorigioco semiautomatico non dimentichiamo che c’è soltanto nell’1% delle partite, dalla Serie B sarà il caos. Per l’occhio umano è impossibile decidere su un fuorigioco di ‘luce’ o meno. La regola in questo momento ha delle certezze, il mondo del calcio se le cose cambiassero cadrebbe nel caos”.