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Stefano Pioli e la Fiorentina, una storia lunga. Prima da calciatore, per sei stagioni dal 1989 al 1995. Poi anche da tecnico, dal 2017 all'interruzione del rapporto nei primi mesi del 2019. Nel mezzo, il lutto di Davide Astori e un legame viscerale con Firenze che si è rafforzato col tempo. Siamo alle porte di un Pioli 3.0? Sembra proprio di sì. E non è stata una faccenda particolarmente breve.

Le dimissioni di Palladino e il via al casting

Circa un paio di settimane fa, il 28 maggio, Raffaele Palladino prende una decisione netta: rassegna le proprie dimissioni, il giorno dopo la conferenza stampa di fine stagione della Fiorentina. Un evento che ha mandato in subbuglio il club, che qualche giorno dopo ha ufficializzato la separazione dall'ex tecnico e si è messa alla ricerca di una nuova figura a cui affidare la panchina. La girandola di nomi è stata particolarmente ricca di ipotesi, da Farioli a Gilardino, da De Rossi a Vieira. Ma piano piano ha preso quota anche Stefano Pioli.

Iniziale apertura, ma con problemi… fiscali

Subito sono emerse le questioni fiscali che legano ancora il tecnico parmense all'Al-Nassr. Il club arabo paga Pioli ben 12 milioni di euro a stagione, ma va verso la rescissione consensuale. Non si può effettuare, comunque, prima del 2 luglio, altrimenti la tassazione aumenterebbe di dieci volte per l'allenatore. La questione, dunque, ritarda la possibilità di ritorno in Italia. Intanto, però, le parti hanno dialogato e Pioli ha mostrato piacere a ri-sposare la causa viola.

No alla Nazionale: Pioli mantiene la parola, sarà viola

Poi è subentrata la Nazionale Italiana, con la decisione della Federazione Italiana Giuoco Calcio di cercare un nuovo CT interrompendo i rapporti con Luciano Spalletti. Tra i candidati principali per sostituirlo c'erano proprio Ranieri, rimasto invece alla Roma in dirigenza, e Pioli. Un iniziale ottimismo di trasforma in un blocco della proposta; la FIGC vira su altri nomi, mentre Pioli mantiene la parola data alla Fiorentina, a cui ha dato l'ok fin dalle prime battute.

Insomma, ci vorrà ancora tempo prima di vedere Pioli a Firenze e prima di ufficializzare la cosa. Ciò che è certo è che il tecnico è pronto a riabbracciare la Fiorentina, a cui ha detto sì.

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