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Foto: Vicario/Fiorentinanews.com
Foto: Vicario/Fiorentinanews.com

Tre finali con Italiano, un primo posto (seppur per pochissimi giorni) con Palladino, fino all'arrivo di un campione d'Italia in panchina. Eppure, nonostante tutto questo, la Fiorentina sta “festeggiando” il peggior Natale della sua storia. 

Una situazione disperata

Ultimo posto in classifica, una sola vittoria da agosto in campionato. Per non parlare della vicenda Pradè e dell'esonero di un tecnico comunque “vincente” come Stefano Pioli. Ora, solo con l'arrivo di Vanoli, è giunto il primo successo in Serie A. Non che quelli in Conference siano stati tanti… Anche lì, i Viola sono finiti ai playoff, essendo riusciti nell'impresa (per usare un eufemismo, ndr) di perderne 3 su 6 contro avversari più che modesti. Dal Magonza all'AEK Atene fino ad arrivare all'ultima trasferta elvetica. 

Uno come Commisso non si merita Firenze

La piazza è stufa. Firenze non si merita tutto questo. La contestazione del tifo organizzato non ha ancora raggiunto i suoi massimi livelli, ma la - breve - era Commisso sembra sempre più vicina al tramonto. Lo stesso presidente non si fa vedere, né sentire, da tempo, se non con qualche sporadica intervista piazzata strategicamente. Ma vogliamo parlare anche della sua gestione della società dopo la scomparsa di Joe Barone

Una società allo sbaraglio

L'ex responsabile della comunicazione al timone del club; un ex dirigente di Serie B al posto di uno dei direttori sportivi più affermati del panorama calcistico italiano e reiterate scelte scellerate per la panchina. Sperando adesso che Paratici possa raddrizzare qualcosina. Anche se oramai, non chiediamo più alcun tipo di rivoluzione

Vanoli e Paratici, gli ultimi baluardi della speranza 

Tuttavia, la speranza è scesa veramente ai minimi livelli. In questo momento, la squadra fatica a sfidare qualunque avversario: dalla neopromossa dalla cadetteria a un Losanna qualunque di Conference League. Una competizione che un club come la Fiorentina si dovrebbe “mangiare a colazione”. E pensare che Vanoli ci sta pure provando, mettendo anima e cuore in quello che più che un miracolo pare una missione salvifica. 

Lo spettro della retrocessione che incombe 

Adesso viene il Parma, un altro scontro diretto per non commettere ulteriori passi falsi. Ma c'è poco da stare sereni nelle case dei tifosi viola in questi giorni di festa. Si contano sulle dita delle mani le ore che mancano all'arrivo dell'anno del centenario e una fra le squadre di calcio più storiche del Bel Paese è sull'orlo di una retrocessione che avrebbe del drammatico. Sportivamente parlando, ci mancherebbe altro. Le tragedie, in questo mondo, sono ben altre. Ma ciò che sta passando la Fiorentina e il dolore (sempre sportivo, ndr) che stanno provando i tantissimi fiorentini è qualcosa che mai e poi mai ci saremmo potuti aspettare fino a qualche mese fa. 


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