Le tre "decisioni" determinate dalla rinuncia a Torreira

Come scrive il Corriere dello Sport-Stadio, la rinuncia a Torreira ha determinato di fatto due decisioni, una consequenziale dell’altra. La prima, più importante, è la “promozione” di Sofyan Amrabat nel ruolo che è stato del centrocampista uruguaiano per gran parte dell’ultima stagione, fatti salvi gli ultimi due mesi a causa di problemi fisici e scelte tecniche, e sono quelli che hanno convinto l’allenatore - in un progetto evidentemente condiviso con i dirigenti - a dare fiducia al Nazionale marocchino.
La seconda, in scia, è stata di non individuare e prendere un’alternativa a Torreira, bensì allo stesso Amrabat, variando appunto le caratteristiche tecnico-tattiche dell’interlocutore a cui è affidata la costruzione (e l’interdizione) del gioco viola. Da qui, la terza decisione: abbandonare via via tutte le varie opzioni fino concretizzare quella che meglio permetteva di dare forma al piano: Rolando Mandragora.
La seconda, in scia, è stata di non individuare e prendere un’alternativa a Torreira, bensì allo stesso Amrabat, variando appunto le caratteristiche tecnico-tattiche dell’interlocutore a cui è affidata la costruzione (e l’interdizione) del gioco viola. Da qui, la terza decisione: abbandonare via via tutte le varie opzioni fino concretizzare quella che meglio permetteva di dare forma al piano: Rolando Mandragora.
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