Bentornato Yacine Adli. E nel mare di riscatti che attende la Fiorentina, vietato sottovalutare la sua importanza

Da gennaio ad aprile, il centrocampista della Fiorentina Yacine Adli ha dovuto aspettare quasi tre mesi per tornare al gol, firmando la sua quinta rete stagionale. Più precisamente, nell’ultima serie di due successi consecutivi col risultato di 2-1, il francese aveva purgato la Lazio all’Olimpico ed è riuscito a ripetersi nell’ultima gara, contro l’Empoli, dopo un periodo estremamente complicato.
Cronache di tre mesi difficili
Tornando proprio al successo della Fiorentina a Roma contro i biancocelesti, Adli fu costretto a uscire intorno all’ora di gioco a causa di un piccolo infortunio, da cui infatti ha immediatamente recuperato, saltando però la sfida successiva per aver rimediato un rosso per reazione una volta abbandonato il campo. I problemi verranno poco dopo, prima della gara contro l’Inter vinta per 3-0, quando emerge il suo problema alla caviglia. Il francese rimane fuori dal campo per oltre un mese, tornando a disposizione di Palladino solo a metà marzo. Ma le cose, per lui, non migliorano.
Le gerarchie del centrocampo viola, intanto, sono cambiate. Difficile, se non impensabile, rinunciare a un Nicolò Fagioli così impattante nel mondo Fiorentina, soprattutto per le sue qualità nel muovere il pallone. A completare il reparto, ci sono l’equilibrio offerto da Danilo Cataldi e un Rolando Mandragora in forma smagliante, mai così performante. Così Palladino ha trovato il suo equilibrio a lungo, senza scomporre la sua scacchiera. Adli, intanto, riassaggia il campo piano piano senza mai riuscire a imporsi e a ottenere un minutaggio consistente. Fino a domenica scorsa.
Un'opportunità subito sfruttata
Le più recenti prestazioni di Fagioli, non brillanti come le precedenti, hanno convinto il tecnico a concedere una chance ad Adli dal primo minuto. Detto fatto, fiducia ripagata dopo sette minuti con il gol del vantaggio al termine della bellissima combinazione condotta dalla Fiorentina. Insomma, bentornato Yacine. Da tempo non c’era più posto per lui sulle prime pagine viola, da tempo non si affermava da protagonista come invece aveva dimostrato di saper fare nel girone d’andata. La partita contro l’Empoli è la conferma di non aver mai perso il francese, ancora il solito metronomo del centrocampo, a protezione della sfera in fase di possesso (seppur con qualche rischio e sbavatura) e con grandi capacità di lettura della situazione.
E in futuro? Guai a prendere decisioni affrettate con lui
Adli, adesso, non è soltanto un’arma in più in vista del finale di stagione. Certamente poter contare su di lui è una buonissima notizia per Palladino, ma accende i riflettori anche in chiave futura. L’ex Milan fa parte della lunga lista dei calciatori viola in prestito con diritto di riscatto; ebbene, se il tempo trascorso senza di lui l’ha fatto un po’ entrare nel dimenticatoio, il ragazzo non ci ha messo niente a ribattere sul tavolo le proprie qualità. E la Fiorentina difficilmente potrà rinunciare a cuor leggero a un elemento della rosa così prestigioso e caratteristico. Considerata la cifra complessiva, intorno agli 11 milioni di euro, l’operazione comporterà quantomeno oculate valutazioni.