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Il calciomercato invernale sta per iniziare – prenderà il via ufficialmente il 3 gennaio – ma non per tutti. Al momento ci sono ben sei club, sui venti della serie A, che non possono entrare sul cosiddetto mercato di riparazione per una seria ragione normativa: il mancato rispetto dell’indice di liquidità, il parametro che secondo le Noif – le norme organizzative interne della Figc - rivela la capacità di fare fronte agli impegni finanziari a breve termine.



E' stata spedita una lettera a tutti e venti gli associati dall’amministratore delegato della Lega di A, Luigi De Siervo. Il quale, indicando “a seguito delle interlocuzioni formali con la Figc” le quattordici società “conformi con l’indice di liquidità: Atalanta Fiorentina, Hellas Verona, Internazionale, Juventus, Milan, Napoli, Roma, Sampdoria, Spezia, Salernitana, Torino, Udinese, Venezia”, rivela appunto per esclusione quelle che virtuose non sono ancora state.



Il passaggio in questione della lettera chiama direttamente in causa la Federcalcio: “Con riferimento alla stagione sportiva 2021/2022 si evidenzia che, allo stato, la Figc non ha fornito alcuna informazione relativamente alla nostra richiesta di dati concernenti lo stato dei pagamenti di emolumenti, trattenute e contributi dei lavoratori sportivi da parte delle associate, né tanto meno il valore puntuale degli indici di liquidità per i club sopra soglia. Pertanto rimaniamo in attesa di ricevere le informazioni mancanti direttamente dai club, con le relative liberatorie, affinché si possa procedere alla loro pubblicazione nella sezione della Dashboard appositamente predisposta”. È anche una risposta alla richiesta della Fiorentina, che in polemica ben poco mascherata con l’Inter aveva reso pubblici il proprio indice di liquidità e la dichiarazione di essere in regola con stipendi e contributi, invocando analoga mossa da parte delle altre società di A. A riportarlo è Repubblica.it.






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