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Nel suo pezzo per la rubrica Rock & Gol su La Nazione, Benedetto Ferrara torna sulla conferma di Palladino e sull'annoso dibattito Conference sì-Conference no:

"Una decisione di Commisso? Di Pradè? Di un magazziniere? Chi è stato? Un vero caso mediatico capace di attrarre l’interesse del tifoso come nemmeno le nuove indagini sul delitto di Garlasco. Ma è facile sgonfiare il tutto. Per due ragioni. La prima: nessuna decisione di questo tipo può essere presa senza l’assenso del presidente. E poi… Poi c’è la ragione numero due: Palladino non è mai stato in discussione. Forse nei momenti più bui, forse De Rossi per qualcuno è stata un’idea. Ma nei fatti Palladino sarebbe comunque rimasto sulla panchina della Fiorentina.

E intorno a questa sfida si è aperto un dibattito filosofico che nemmeno all’Università di Heidelberg. Quelli a cui solo la parola Conference fa venire la gastrite non hanno dubbi: meglio restare fuori da tutto e fare come il Napoli che, grazie a una stagione fuori dalle Coppe, ha costruito un campionato oltre le righe. Resta da vedere se la Fiorentina approfitterà di una situazione del genere per seguire questa strada. Poi però c’è la controparte, quelli per cui vale il celebre “meglio che niente”. E che comunque hanno voglia di vedere la loro squadra alzare una Coppa, di fare caroselli in città, di gioire per qualcosa di tangibile, luccicante. Senza dimenticare che anche questa Coppa di terza mano alla fine porta dei soldi in cassa".

Una Fiorentina dai mille volti sbiaditi ma senza un aspetto reale e concreto. Nel laboratorio di Palladino si sperimenta ma dietro al multi-modulo manca la sostanza
A differenza di molti suoi colleghi, Raffaele Palladino di numeri ne snocciola in quantità industriale: siamo abituati ...

 


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