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La stagione 2001/02 è stata davvero infame per la Fiorentina, con episodi controversi in sequenza. E anche gli attacchi di ira erano all'ordine del giorno.

Prendiamo Ezequiel Gonzalez. L'argentino era arrivato a Firenze con l'etichetta davvero scomoda di 'erede di Rui Costa', il quale era passato al Milan nell'estate del 2001. E lui non aveva fatto nulla per sminuire le attese nei suoi confronti, anzi. Le parole pronunciate nel corso dell'anno erano andate tutte in questa direzione. Peccato però che sul campo Equi non fosse riuscito a fare granché. E con la squadra in discesa libera verso la Serie B e il fallimento le cose addirittura peggiorarono.

Fino al 7 aprile 2002, dove la Fiorentina toccò probabilmente il fondo. Nella trasferta di Piacenza, ultima chiamata per tenere aperto un minimo barlume di speranza in chiave salvezza, i viola si presentarono con l'argentino trequartista. Al 32' con la squadra in balia degli emiliani e sotto nel punteggio per 1-0, Chiarugi richiamò in panchina lo stesso Gonzalez per mettere Cois e cercare di dare più equilibrio ad una squadra che faceva acqua da tutte le parti.

Il risultato di questa sostituzione fu...la panchina rotta. Gonzalez sferrò un colpo fortissimo per sfogare la rabbia per quella sostituzione, facendo un bel buco nel plexiglas. Il tutto sotto gli occhi increduli di un Chiarugi che, giunto a quel punto, non sapeva più come comportarsi con un gruppo che aveva mollato gli ormeggi da tempo.

Giusto per la cronaca, quella partita terminò con la sconfitta della Fiorentina per 3-0, al cospetto di un Piacenza che i viola erano riusciti a trasformare nel Real Madrid.


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