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Eugenio Ascari, esperto di mercato e procuratore, ha parlato in esclusiva a Fiorentinanews.com per commentare le tante mosse della società viola in questo avvio di mercato.

In queste prime settimane la squadra mercato viola ha già portato a termine diverse trattative fra conferme e nuovi arrivi. La sensazione però è che ci sia ancora molto da fare. Quali sono adesso le priorità della Fiorentina? 

“Manca un tassello a centrocampo, un regista in particolar modo. Cataldi, che ricopriva quel ruolo non è stato riscattato sembra su indicazioni di Pioli, e adesso c’è da intervenire sul mercato. La rosa ha già ottimi interni di centrocampo come Fagioli, Mandragora, che può giocare anche in mezzo, ma anche Richardson, Ndour e ovviamente Fazzini. Come regista il giocatore accostato alla Fiorentina che più mi intriga è Bernabè. È ancora giovane (2001) ha una tecnica straordinaria e potrebbe diventare un nuovo Pizarro per la Fiorentina. Darebbe equilibrio e qualità ad un centrocampo già ben impostato e amalgamato. Rios è un altro ottimo giocatore, Colombiano del Palmeiras, però credo che abbia delle caratteristiche leggermente diverse da quelle che servono alla Fiorentina. È un po’ anarchico, abilissimo negli inserimenti ed estremamente dinamico, ma meno bravo a dare equilibrio al centrocampo”. 

E per quanto riguarda la situazione dell’attacco viola? 

“Molto del futuro riguarda la situazione Kean. Se qualche società decide di pagare la clausola, con il benestare dell'attaccante, la Fiorentina deve tornare pesantemente sul mercato per cercare un attaccante da doppia cifra. Un attaccante alla Piccoli o alla Pinamonti, nomi che circolano già e che possono tornare utili. Sebastiano Esposito ha invece caratteristiche diverse; Kean è un attaccante che fa reparto da solo sfruttando il suo possente fisico, Esposito è più tecnico e di dialogo, non ricopre facilmente il ruolo di punta centrale come fatto da Kean o come potrebbero fare Pinamonti e Piccoli, che sono molto più simili all’attaccante ex Juventus. Entrambi possono fare reparto da soli ed essere efficaci anche senza un grande supporto delle ali e della seconda punta, sobbarcandosi su di sé gran parte del gioco offensivo della squadra”. 

Oltre a Kean in casa Fiorentina c’è un'altra questione spinosa: il rinnovo di Dodô. Data la sua esperienza da procuratore, secondo lei lo strappo apertosi fra la dirigenza viola è il brasiliano è ricucibile o il terzino è destinato a partire?

"La trattativa si sta trascinando da molto tempo e quando i tempo si allungano è segno che qualcosa non sta andando nel verso giusto, è normale che ci siano dubbi sulla sua permanenza. Anche se a volte le situazioni riescono a risolversi, è recente ad esempio la notizia del rinnovo di Meret con il Napoli, dopo una trattativa che andava avanti da sette mesi. Anche il rinnovo di Dodô, nonostante ci siano punti di contrasto e la trattativa non sia semplice, resta risolvibile. Si tratta di capire che squadra abbia Dodô alle spalle, se davvero sulle sue tracce ci fosse il Barcellona o squadre di questo livello, diventerebbe estremamente complicato per la Fiorentina trattenerlo". 

 


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