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E' una storia lunga e tortuosa quella dei trasferimenti sulla FiPiLi da Empoli a Firenze (e dire che un tempo ci si lamentava della poca frequenza): negli ultimi 7-8 anni il canale è stato aperto, da quando Riccardo Saponara percorse il tragitto, in un gennaio del 2017, senza quasi lasciare traccia, salvo una piccola parentesi proprio con Pioli, prima di tornare protagonista con Italiano dopo annate di prestiti. E che dire del pastrocchio Traorè, con Rasmussen (mai impiegato) nel pacchetto? L'ultimo sbarcato a Firenze poi è stato Parisi, vittima di un ingombrante Biraghi e di un percorso studiato non proprio alla grande, usiamo un eufemismo, per lui.

Jacopo Fazzini si inserisce in questo solco, per cercare di dare una svolta e cancellare alcuni ricordi fastidiosi dei suoi predecessori. Calciatore di ottimo talento, di qualità e anche duttilità: con l'Empoli ha trovato un certo feeling con la porta, segnano 4 reti nel rush finale dell'ultimo campionato. In Under 21 invece ha giocato una gran bella partita contro la Spagna qualche giorno fa. D'altronde era il numero 10. Lo stesso che a Firenze è sulle spalle di Albert Gudmundsson: pretendere che il talento classe 2003 ne erediti posizione e (discontinui) colpi sarebbe eccessivo. Fazzini garantisce sì qualità ma partendo da più lontano, non ha ancora messo in mostra l'estro e la giocata elettrica dell'islandese. Per questo in caso di mancato riscatto, alla Fiorentina servirebbe materiale più offensivo da quelle parti.

La Fiorentina stavolta ha fretta: Fazzini è già in mano a Pradè mentre per Bennacer l'intervento di Pioli può abbattere anche l'ostacolo ingaggio
Un'inconsueta fretta è quella che ha colto la Fiorentina in un giugno dove il rischio era quello di perdersi dietro all...

 


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