Fenucci esalta Italiano: "Con la Coppa Italia abbiamo realizzato un sogno dei nostri tifosi. Ecco perche lo abbiamo scelto dopo Motta"

Al Festival della Serie A in fase di svolgimento in questi giorni a Parma era presente anche l'amministratore delegato del Bologna Claudio Fenucci. Il dirigente rossoblu oltre che a celebrare la vittoria in Coppa Italia ha voluto anche sottolienare l'importanza dell'arrivo in panchina di Vincenzo Italiano. Questo un estratto delle sue parole riportate da TMW:
"Le emozioni ci sono ancora, stamattina mi hanno fatto vedere uno dei filmati sul successo che useremo per veicolare le emozioni di quella serata. Si è realizzato un sogno di generazioni di tifosi, che avevano solo sentito i racconti di nonni e genitori sui successi del Bologna. 51 anni dopo siamo tornati a vincere, ancora all’Olimpico. E’ stato un percorso che ancora oggi ci emoziona e ci rende orgogliosi. Al novantesimo c’è stata una reazione scomposta, un mucchio selvaggio, noi dirigenti cerchiamo di rimanere composti ma siamo i primi tifosi. In quel momento c’è stata un’esplosione di gioia collettiva, anche l’insospettabile Sartori, di solito freddo, con un urlo di gioia ha manifestato il suo entusiasmo. E’ il primo successo della nostra gestione, l’anno scorso siamo arrivati in Champions ma la gioia della Coppa Italia credo abbia superato anche le soddisfazioni di un anno fa”.
“L'Atalanta non è un modello replicabile per il Bologna"
Ha anche aggiunto: “Sappiamo che è sempre molto difficile, in questi ultimi trent’anni un solo club ha cambiato la posizione, che l’Atalanta. Hanno fatto un’impresa incredibile, mantenendo lo stesso allenatore e valorizzando il lavoro del settore giovanile, che ha permesso di finanziare il mercato. Non è un modello replicabile, però è un modo per colmare il gap economico con le big. Per questo è importante scegliere le persone giuste, Italiano è entrato nelle scelte giuste, ha portato le sue idee e ha mantenuto il livello delle performance. Tenere Italiano nei prossimi anni è un punto di partenza rilevante per costruire un futuro in serenità”.
“Perchè Italiano? Perche alla Fiorentina ha gestito con intelligenza i tre impegni”
Ha spiegato anche come, dopo l’addio di Motta, la scelta sia finita su Vincenzo Italiano: “Quando ci siamo resi conto che Thiago non sarebbe rimasto, un po’ prima di quando lo ha comunicato a noi, l’unico tecnico che ci è venuto in mente era lui. Alla Fiorentina ha gestito con intelligenza i tre impegni, era arrivato a più finali, era l’allenatore giusto. Un po’ lo conoscevo, Sartori ancora più di me. Abbiamo scoperto, oltre al lato professionale, un lato umano. E’ una persona empatica, disponibile al dialogo, parla continuamente di calcio e ci trasferisce i suoi pensieri. Il successo in Coppa ha suggellato il rapporto, ci siamo seduti insieme subito per cercare di prolungare e spegnere le voci attorno a lui. Ci siamo trovati a cena, con un po’ di vino è stato facile”.
“La squadra si è messa subito a sua disposizione”
Ha poi sottolineato anche il grande feeling tra tecnico e città: “Ha lavorato molto, i ragazzi hanno fatto fatica all’inizio. Le indicazioni erano completamente diverse, ricordo le difficoltà di inizio ritiro. La squadra si è messa a disposizione, lui è stato bravo e si è vista la crescita. Nelle prime giornate abbiamo perso qualche puntato, ci son state critiche ingiuste verso Italiano, ma poi è entrato subito nel cuore della città e dei tifosi”.