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Questo pomeriggio il giornalista de La Nazione Benedetto Ferrara, durante un collegamento con Radio Bruno, ha avuto modo di analizzare alcuni dei temi caldi di casa Fiorentina

“Non ho mai temuto che la situazione della nazionale potesse mettere i bastoni tra le ruote alla Fiorentina, al massimo ho temuto per Pioli: oggi andare in nazionale per un allenatore è un grande rischio, non è un caso se la squadra adesso è in queste condizioni. Il rischio di andare ai playoff è grande, e sappiamo che le cose poi diventerebbero complicate. Stefano ha vissuto un anno non semplice in Arabia, la squadra non ha fatto bene ed è entrato in conflitto con Cristiano Ronaldo. Parlando di calcio, il fatto che lui volesse tornare in Italia fosse per via del fatto che ha voglia di allenare e la nazionale è un’altra storia. Ci sono tanti allenatori che hanno fallito su quella panchina”.

“In questo momento scegliere di diventare CT della Nazionale non è semplice”

Ha anche aggiunto: “Siamo tutti d’accordo che il problema di questa nazionale non è l’allenatore. Sappiamo quali siano i problemi a partire da una federazione che finora ha sempre fallito, e sappiamo altrettanto bene che Gravina non si dimetterà almeno per il momento. Chiunque andrà in panchina dovrà essere aiutato dalla Federazione, altrimenti sono convinto che anche uno come Guardiola fallirebbe. Il livello tecnico si è abbassato moltissimo e per questo sono dell’idea che vada fatto un ragionamento sull’intero calcio italiano e non solo su chi si siede in panchina”.

“Sono convito che sia stato Ferrari a richiamare Pioli”

Qualche parola su Stefano Pioli: “Al di la dei tanti discorsi sul suo essere normalizzatore, come se la Fiorentina adesso fosse una banda di matti. Questo non rende giustizia a Stefano, una delle persone piu educate e con dei tratti umani che si vedono in poche situazioni. Sono felice di questa scelta, e di rivedere Stefano in panchina, ma credo che i tifosi siano contenti del fatto che con lui arriverà un allenatore che ha voce in capitolo: un allenatore che, proprio perchè ha vinto, sarà rispettato dalla società e dai tifosi. Credo che l’idea di richiamarlo sia stata di Ferrari, ovviamente condivisa da tutta la società, perchè so che tra due scorreva un grande rapporto. Si percepisce che c’è voglia di avviare una storia che abbia una sua strada definita, che significa tornare in un Europa piu ricca. E’ l’uomo giusto per il momento della Fiorentina: sa dialogare e ascoltare, senza dimenticarsi di dire quello che pensa. Al Milan con tutti i suoi limiti si è dimostrato un uomo che sa come si lavora nelle grandi società, e potrà aiutare la Fiorentina a crescere da questo punto di vista”.

“Mi auguro che Stefano abbia le idee chiare sui giocatori a disposizione”

Ha poi concluso: "Mi auguro che la Fiorentina stia già lavorando a queste cose, e che Pioli abbia già le idee chiare. Bisogna chiedersi come mai tutti i prestiti non siano stati riscattati e rientrino tutti, se tornano tutti vuol dire che il loro corso l'hanno fatto. Qualcuno che può essere utile alla causa magari c'è, ma per il futuro tutto questo andirivieni di prestiti dovrà essere rivalutato".

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