Antognoni: "Le mie porte sono sempre aperte, ho vissuto la Fiorentina come un privilegio. Barone? E' venuto a mancare un punto di riferimento"

Il prossimo 1 aprile, la bandiera della Fiorentina, Giancarlo Antognoni, compirà 70 anni tondi. L'Unico 10 dice di star bene ("ma me ne sento almeno dieci di meno") e di avere ancora la speranza di ritornare in società. Ma soprattutto che “in nessun'altra città mi avrebbero festeggiato come è stato e sarà a Firenze, per questo non ho rimpianti”.
“So di aver fatto nella mia vita e nella mia carriera la scelta più giusta - Antognoni ha rilasciato queste parole a Tuttosport - Per i fiorentini è come se non avessi mai smesso di giocare. Fossi andato a Torino, a Milano, a Roma non credo sarebbe stato lo stesso”.
“Con la scomparsa di Barone è venuto meno un punto di riferimento”
Intanto la Fiorentina ha dovuto vivere la scomparsa di Barone, dopo quella, ancora recente di Astori: “Impossibile dimenticare quella tragedia - continua Antognoni - ero a Udine quando successe, fu devastante. La scomparsa di Barone l'ho vissuta da fuori. Ma come fu per Davide anche stavolta alla squadra e alla società è venuto a mancare un punto di riferimento. Cosa fare? Se ripenso a sei anni fa dico che un grande dolore ti porta a compattarti ancor di più, è il solo modo per cercare di ripartire come seppe fare pur nella sofferenza la Fiorentina di Pioli. Sono sicuro che Italiano e i tifosi ci riusciranno”.
“Le mie porte sono sempre aperte per la Fiorentina”
Infine: “Ritorno in viola? Tutto può succedere, le mie porte sono sempre aperte. Ho sempre vissuto la Fiorentina come un privilegio”.