Sotto processo c'è quasi tutta la fase offensiva della Fiorentina, con eccezione di un Chiesa che anche ieri si è confermato su ottimi livelli: il figlio d'arte però dà proprio l'impressione di giocare ad un altro gioco rispetto agli altri. Sparito Benassi, con i suoi inserimenti in zona gol, poco incisivo Gerson, irriconoscibile Pjaca e soprattutto impresentabile il Cholito Simeone. Ad oggi la squadra viola è pressoché sterile, aggrappata al suo talento più fulgido, ma dalla panchina non arrivano neanche segnali di particolare coraggio, se è vero che l'unica mossa di Pioli è arrivata all'85', con l'inserimento di Vlahovic, al posto per altro dello stesso argentino. Pochissimo il tempo a disposizione del giovane serbo, che poco poteva ormai, visto che ormai la gara volgeva al termine. Mai fin qui in campo con le due punte, per cercare di cambiare le sorti di una partita: sai mai che anche Simeone, con qualcuno accanto, ne possa beneficiare. E ieri, in un match da vincere contro il Cagliari, un po' di coraggio in più non avrebbe guastato.


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