Buscè: "Fazzini ha l'età giusta per fare il salto alla Fiorentina ma non ha lo stesso ruolo di Gudmundsson. Tra un paio d'anni parleremo di un top"

Chi ha guidato a lungo Fazzini ai tempi delle giovanili empolesi è Antonio Buscè, ex calciatore e tecnico azzurro, oggi sulla panchina del Rimini. A La Nazione, Buscè ha parlato così del passaggio del suo vecchio pupillo alla Fiorentina:
"Un talento che quando è arrivato a Empoli ha stupito tutti dal primo giorno. Un ragazzo che, anche a 13 anni, dava del tu al pallone e mostrava una capacità cognitiva di poter giocare la palla sul primo controllo e fare la giocata successiva sul secondo: quando vedi certe cose su un ragazzino sai di avere in mano un patrimonio. Di talenti ne ho visti tanti… ma lui è stato bravo a non perdersi. Tra uno, massimo due anni parleremo di un giocatore completo. Un top.
Pronto per il salto? Fazzini ha ormai l’età adeguata per pensare di approdare in un club di prima fascia. Credo che la Fiorentina abbia la filosofia adeguata per poter esaltare le sue qualità. I viola negli ultimi anni hanno valorizzato tanti giovani e dunque l’arrivo di Jacopo andrebbe in questa direzione. Il ruolo? Jacopo nasce mezzala: è quel classico giocatore che sa buttarsi negli spazi, che ha letture e tempi di gioco corretti. Ma lui è stato bravo, quando lo mettevo a fare il trequartista, ad avere un rendimento alto anche in quella posizione. Sa sempre dove posizionarsi perché è duttile, specie negli ultimi 40 metri.
Simile a Gudmundsson? Lui e Albert hanno caratteristiche diverse. Rispetto all’islandese, Fazzini sa partire da dietro ed eludere le marcature avversarie: a livello di sorpresa nella giocata, poi, forse è ancora meglio di Gud".