Questo pomeriggio il giornalista de La Repubblica Benedetto Ferrara, durante un collegamento a Radio Bruno, ha avuto modo di dire la sua sulla situazione che la Fiorentina di Italiano sta vivendo in questo momento: 

“Sono convinto che la partita di sabato contro il Milan sarà una serata speciale in tutti sensi. Lo sarà per tutti i tifosi presenti, per Pioli che fu il padre di quei ragazzi durante la tragedia Astori: sono sicuro che lo stadio sarà sicuramente un protagonista della sfida. MI viene da dire che la considero una partita aperta e, anche se può sembrare una banalità, sono convinto che sabato possa succedere di tutto. Anche lo stesso Italiano che si trova in una situazione come Pioli, sicuramente anche per i calciatori ci sarà una grande motivazione e allo stesso tempo una grande emozione. Il Milan è una squadra molto forte, sarà una partita vera ma i viola in casa ha sempre dimostrato di fare molto bene con le big: che sia andata bene o male ha fatto sempre grandi prestazioni. I rossoneri hanno grandi assenze e la Fiorentina allo stesso tempo avrà un grande macigno sulle spalle. 

Ha poi aggiunto: “E’ un momento fondamentale della stagione e la partita di sabato viene nel momento giusto.Il Milan è una squadra che fa gioco, può sbilanciarsi, e la Fiorentina, che fa fatica scardinare le difese avversaria quando arroccate dietro, può galvanizzarsi. Quello che mi aspetto è molta creatività nelle scelte di Italiano: sia perche avrà da valutare molte situazioni di rientro dalle nazionali, Nico su tutti, sia perche vorrà ostacolare le forti e imprevedibili individualità del Milan. Le sue scelte saranno decisive per le sorti del risultato finale”

Ha poi concluso parlando di Italiano: “Credo che in questo momento sia prematuro parlarne, sopratutto perche attualmente il focus della società è su altro. Sono in ballo troppe cose: il nuovo ruolo di Pradè, gli obiettivi dell'allenatore, della società, cosa desidera Commisso per il futuro. Per ora Italiano, sono convinto, sia concentrato sul presente e sul portare un trofeo a Firenze. E’ quello che avrebbe voluto Joe”.


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